Assadakah Beirut - Il ministro degli Esteri a interim del Libano, Abdallah Bou Habib, ha sottolineato l'importanza di mantenere la pace e la stabilità nella regione alla luce della crescente tensione nel sud del Libano e il Medio Oriente. Ha sottolineato la necessità del dialogo e della calma, sottolineando che la sicurezza del Libano meridionale dipende dall'attuazione completa e globale della Risoluzione ONU 1701, dal sostegno dell'esercito libanese e, successivamente, dalla conclusione di un accordo definitivo sulla frontiera meridionale.
Riguardo agli eventi recenti, Bou Habib ha espresso profonda preoccupazione per le potenziali conseguenze di qualsiasi futura escalation, avvertendo che scivolare nella guerra avrebbe gravi ripercussioni non solo per Libano e Israele ma per tutti i Paesi vicini. Ha aggiunto: "L'invasione israeliana del Libano, se dovesse verificarsi, potrebbe causare una guerra regionale che coinvolgerebbe parti esterne". Pertanto, la necessità che tutte le parti diano priorità al dialogo e alle soluzioni pacifiche". A questo proposito, Bou Habib ha sottolineato che gli sforzi diplomatici internazionali sono in corso, compresi quelli guidati da partner internazionali, che mirano a ridurre le tensioni e rafforzare la stabilità lungo il confine meridionale del Libano.
Il ministro degli Esteri ha inoltre riaffermato la disponibilità del Libano a partecipare in modo costruttivo agli sforzi internazionali volti a prevenire i conflitti e raggiungere una pace duratura in Medio Oriente.
Sulla stessa linea si è espresso Samir Geagea, leader del partito delle Forze Libanesi, che ha sottolineato come la situazione in Libano non può aspettare che quella di Gaza venga risolta, sottolineando la necessità del governo di adottare misure decisive e immediate riguardo al fronte meridionale, in termini di attuazione della Risoluzione 1701, ribadendo che aprire il fronte sud sarebbe un “grave peccato più che uno sbaglio”.
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