Assadakah Beirut - Centinaia di persone sono scese in piazza ieri a Beirut per manifestare contro il deterioramento delle condizioni socio-economiche nel Libano al collasso finanziario, dove la valuta locale continua a perdere valore rispetto al dollaro e dove sono assenti un governo nel pieno dei suoi poteri e il presidente della repubblica.
Attivisti, gente comune, militari in pensione e seguaci di associazioni di correntisti bancari, rimasti senza loro risparmi inghiottiti dal crack finanziario del 2019, si sono radunati stamani a Piazza dei Martiri, vicino alla sede del parlamento libanese. Il corteo intende dirigersi verso la vicina piazza Riad Solh, di fronte al viale che conduce al parlamento. Sono in corso infatti nelle aule dell'assemblea nazionale riunioni delle commissioni parlamentari di Esteri, Finanza, Giustizia, Sanità, Lavoro e Affari sociali, Lavori pubblici.
Nel fine settimana, la lira locale aveva toccato un nuovo record negativo (un dollaro per 130mila lire), mitigato poi da un recupero lieve sul biglietto verde, scambiato oggi a 108mila lire (nel 2019 un dollaro valeva 1.500 lire).
La svalutazione della lira ha contribuito al rincaro dei prezzi dei carburanti. E aveva spinto manifestanti e gente comune a scendere in strada ieri nel nord e nella valle orientale della Bekaa bloccando strade e autostrade.
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