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Libano – Il culto di Santo Stefano

Camile Eid – Una festività che chiude l’anno, dedicata al protomartire cristiano, che conta una ventina di luoghi di culto in Libano, tutti concentrati nella parte settentrionale del Paese (specialmente attorno a Batroun) e quasi tutti appartenenti alla Chiesa maronita. Vediamo di conoscerli da vicino.

Vi è la bellissima Cattedrale di Batroun città, non è antica, in quanto fu costruita nel periodo 1900-1906 sulle fondamenta di un’altra chiesa del 1760, e costruita a sua volta sul luogo di una chiesa crociata. Tuttavia, è famosa per la sua architettura che combina diversi stili, dal bizantino al romanico e con un tocco di gotico. Infatti, a progettare i lavori fu un architetto italiano, Giuseppe Maggiore, lo stesso che aveva prima lavorato alla Cattedrale maronita di S. Giorgio a Beirut. Anche il dipinto di santo Stefano che si trova sopra l’altare è attribuita a un artista italiano, tale Giusti, di cui non sono riuscito a trovare le generalità. L’interno è costituito da una navata centrale e due navate minori laterali, orientate ovest/est.

Nel distretto di Batroun abbiamo molte altre chiese dedicate a santo Stefano, come a Bisbina, Bchaale, Tehoum, Toula, Hardin, Dahr Abi Yaghi, Awra, Niha e Wajh el-Hajar (l’unica greco-ortodossa); nel distretto di Byblos, a Lehfed e Hebalin; nel distretto di Bsharré, Barhalioun (antico convento); nel distretto di Zgharta, a Ehden e Beit Baleis (antica e nuova); nel distretto di Koura, a Majdel; nel distretto di Kesruan, a Tabrayya e a Jouret Bedran/Azra.

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