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Libano - Governo condanna attacco a mezzi Unifil

Immagine del redattore: Roberto RoggeroRoberto Roggero

Assadakah Beirut - Non si fermano le proteste per le strade di Beirut, mentre il ministro dell'Interno del Libano, generale Ahmad Al-Hajjar, ha annunciato in una conferenza stampa al termine della riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza che attaccare le forze dell'Unifil è considerato un crimine: “Sono stato informato delle procedure e del procedimento giudiziario contro gli autori che hanno violato la proprietà e hanno attaccato l'Unifil. Finora sono stati effettuati oltre 25 fermi da parte dell'intelligence dell'esercito, oltre a un arresto presso la Divisione Informazioni delle Forze di Sicurezza Interna. Non significa che questi detenuti abbiano commesso l'attacco all'Unifil, ma le indagini mostreranno chi è responsabile e chi è l'autore. Le indagini proseguiranno molto seriamente. Ho chiesto all'esercito e alle forze di sicurezza di essere fermi sul campo per mantenere la sicurezza e proteggere i cittadini. Esprimere dissenso è consentito, ma certamente entro regole e leggi”.

Il ministro dell'Interno del Libano, Ahmad Al-Hajjar
Il ministro dell'Interno del Libano, Ahmad Al-Hajjar

Nel frattempo, il comandante ad interim dell'esercito, generale Hassan Aoudeh, ha fatto visita al vice comandante del contingente Unifil, generale Chok Bahadur Dhakal, e all’ufficiale rimasto ferito nell’attacco ai tre mezzi Unifil, e ricoverato all'ospedale Saint George di Beirut. Il generale Aoudeh augurato loro pronta guarigione e ha elogiato il ruolo fondamentale di Unifil nel sud del Libano, sottolineando la assoluta condanna da parte della leadership dell’esercito di qualsiasi attacco contro i membri di Unifil. "Lavoreremo per arrestare gli aggressori e consegnarli alla giustizia - ​​ha affermato - Siamo scioccati da questo attacco oltraggioso contro le forze di pace che hanno contribuito a ripristinare la sicurezza e la stabilità nel sud del Libano in un momento difficile", ha concluso. 

Nonostante l’attacco, la forza di mantenimento della pace ha affermato il proprio impegno a continuare la propria missione nel sud del Libano ai sensi della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Anche da parte del segretario generale ONU, Antonio Guterres, giunge la ferma condanna dell’aggressione ai mezzi Unifil, considerata una violazione del diritto internazionale, contro la forza di pace impegnata nella tutela della sicurezza, secondo quanto previsto dalla Risoluzione n.1701 del 2006.

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