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Libano - Disordini e vittime in campo profughi

Assadakah Beirut - Alle frontiere della Palestina e del Medio Oriente, la situazione continua nella tensione. In questi giorni sei persone sono morte a seguito di scontri nel campo profughi palestinese di Ein el-Hilweh, vicino alla città portuale libanese di Sidon.

Sabato 29 e domenica 30 luglio sono esplosi gli ennesimi scontri nel campo profughi palestinese fra l’organizzazione politica e paramilitare Fatah e i sostenitori del gruppo islamista al Shabab al Muslim. Una sorta di vendetta per l’uccisione di un membro del gruppo Shabab al Muslim da parte di un uomo non indentificato. Le due fazioni opposte si sono affrontate con fucili d’assalto e granate. Le tensioni hanno portato alla morte di Ashraf al Armouchi, comandante di Fatah, e altri suoi quattro uomini. Il bilancio è salito a sei morti, fino alla tregua stabilita grazie alla mediazione delle autorità libanesi.

Il problema si ripropone in tutta la sua urgenza, per il Libano che già si trova in condizioni estremamente critiche. Il sostentamento dei profughi non è infatti solo dedicato ai palestinesi, ma anche ai siriani ancora presenti sul territorio nazionale, mentre la crisi economica è ancora presente e il Paese sta cercando di affrontare le conseguenze dell’esplosione al porto dell’agosto 2020, nonché la crisi politica incentrata sull’elezione del presidente della Repubblica nonché sulla nomina di un governo che proceda alle necessarie riforme e ai provvedimenti relativi al problema degli sfollati e dei profughi.

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