Assadakah Beirut - Lo svolgimento delle elezioni in Libano è stato un successo. Lo ha affermato il capo della missione di osservatori UE, l'europarlamentare Gyorgy Holvenyi, sottolineando che il clima è stato in generale calmo tranne alcune tensioni localizzate. Il responsabile UE, riportato da “L'Orient Le Jour”, non ha tuttavia mancato di notare che il processo è stato offuscato da pratiche diffuse di compravendita di voti, clientelismo e corruzione che minano la scelta dell'elettore.
Parole confermate dal suo vice, Jarek Domanski, secondo cui si tratta di pratiche "sistematiche che hanno distorto il processo elettorale, ma la democrazia va oltre le elezioni".
Non possono più essere rinviate le riforme politiche ed economiche strutturali, di cui il Libano ha così bisogno per affrontare la crisi socio-economica, la corruzione dilagante e lo stallo politico.
"Sono felice che le elezioni libanesi abbiano avuto luogo alla fine della legislatura nonostante tutto", ha affermato Brando Benifei, capo-delegazione del PD al Parlamento Europeo e alla guida in questi giorni a Beirut della delegazione parlamentare dell'UE impegnata nell'osservazione delle elezioni legislative in Libano. "In questo senso - ha aggiunto - intendo sollecitare tutte le forze politiche presenti nel neoeletto parlamento a concentrarsi sul benessere e sulle aspirazioni dei libanesi, invece di perseguire obiettivi di breve periodo".
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