Assadakah Beirut - Il ministro dell'Energia ad interim, Walid Fayad, ha firmato l'accordo di adesione del Libano all'Alleanza Solare Internazionale (ISA) alla presenza dell'ambasciatore dell'India in Libano, Mohamad Nour Rahman Cheikh. Lo riferisce l'agenzia di stampa libanese NNA. Durante il suo discorso, il ministro Fayad ha sottolineato che "questa adesione segna un passo cruciale nel cammino del Libano verso la sostenibilità energetica" e ha ricordato che il Libano ha già raggiunto traguardi importanti, come l'adozione del Piano d'azione nazionale per le energie rinnovabili (Nreap) nel 2019, che mira a raggiungere il 30 per cento di energia rinnovabile entro il 2030, nonché la firma di accordi di acquisto di energia (Ppa) per grandi progetti solari, che hanno suscitato un notevole interesse internazionale.
Numerose iniziative in questo ambito verranno annunciate anche durante la Beirut Energy Week, in programma dal 18 al 20 settembre 2024. Fayad ha inoltre chiarito che "l'accordo con l'ISA aprirà la strada ad una maggiore cooperazione con i Paesi membri, consentendo al Libano di beneficiare di competenze internazionali e risorse finanziarie per sostenere i suoi progetti nel campo dell'energia solare". Ha aggiunto che "l'India, in quanto paese fondatore dell'Isa e leader mondiale nel campo dell'energia solare, svolge un ruolo cruciale nel sostenere il Libano verso le energie rinnovabili". Le relazioni tra i due paesi non solo rafforzeranno le capacità energetiche del Libano, ma amplieranno anche gli orizzonti della cooperazione in vari campi.
Nel frattempo, sempre nel campo dell’energia, è attraccata a Zahrani, nel Libano meridionale, una nave cisterna egiziana carica di 30mila tonnellate di olio combustibile. Lo ha reso noto il ministro Walid Fayyad, secondo cui la fornitura dovrebbe consentire di aumentare la capacità di energia elettrica tra le quattro e le sei ore giornaliere". Dopo circa dieci giorni di inattività a causa della carenza di carburante, le centrali di Zahrani (nel sud) e Dar Ammar (nel nord) potranno pertanto garantire una produzione più sostenuta, consentendo alla compagnia statale Electricité du Liban di fornire circa 400 megawatt di elettricità. Come riporta l'agenzia di stampa NNA, anche la nave algerina Ain Akra è arrivata in Libano, al largo degli impianti petroliferi di Tripoli a Beddaoui, nel nord, per scaricare altre 30 mila tonnellate di olio combustibile. "La nave è ancorata in mare aperto vicino ai serbatoi di petrolio, in attesa dell'autorizzazione per scaricare la fornitura". Le interruzioni di corrente a cui il Libano è andato incontro a causa della crisi energetica hanno colpito infrastrutture cruciali, tra cui porti, aeroporti, sistemi fognari e pompe dell'acqua.
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