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Libano - Colpi di arma da fuoco su base Unifil

Assadakah News - Il governo italiano ha formalmente protestato con le autorità israeliane e ha ribadito con fermezza che quanto sta accadendo nei pressi della base del contingente Unifil non è ammissibile. Anche per questo, il governo, attraverso il ministro della Difesa, ha convocato l'Ambasciatore d'Israele in Italia. È quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi, in cui si scrive che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto un colloquio telefonico con il comandante del Settore Ovest della missione Uifili, generale Messina.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un colloquio con il comandante del Settore Ovest della missione Unifil, generale Messina, ha ricevuto un aggiornamento sulla missione e sulla situazione del nostro contingente impegnato in Libano, dopo che il quartier generale e due basi italiane che si trovano negli avamposti sono state raggiunte da colpi di armi da fuoco da parte dell'esercito israeliano. Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi. Meloni, che segue in maniera attenta gli sviluppi, in costante contatto con il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e della Difesa, Guido Crosetto, ha espresso la forte vicinanza, sua personale e del governo, ai nostri militari attualmente impegnati in Libano nell'ambito della missione Onu e di quella bilaterale Mibil.

Parigi e Roma riuniranno i Paesi europei contributori di Unifil dopo che l'esercito israeliano ha sparato contro tre basi della missione Onu in Libano. Lo ha annunciato il ministero della Difesa francese.

La riunione, che si svolgerà in videoconferenza ed è stata decisa nel corso di un colloquio fra il ministro francese Sébastien Lecornu e quello italiano, Guido Crosetto, è in programma per la settimana prossima, in data da precisare. Oltre Francia e Italia, gli altri paesi europei che contribuiscono all'Unifil sono la Spagna e l'Irlanda.

Da Madrid ferma condamma dell'attacco. "Israele ha il dovere di proteggere le forze di mantenimento della pace delle Nazioni Unite". Lo dichiara su X il ministro spagnolo degli Esteri, José Manuel Albares. Il governo iberico ha espresso "la ferma condanna" degli attacchi alle basi Unifil in Libano, in cui sono rimasti feriti due caschi blu indonesiani. Albares segnala che "i soldati spagnoli stanno bene" e non sono rimasti feriti. Nelle postazioni attaccate oggi si trovano 49 militari spagnoli, segnala il ministero della Difesa, mentre la gran parte del contingente distaccato in Libano - 621 soldati - si trova alla base Miguel de Cervantes, a Marjayoun. Ferma anche la posizione della Francia che ha fatto sapere di "attendere spiegazioni" da Israele. Lo ha affermato il ministero degli Esteri a Parigi. "La protezione dei Caschi blu - ha sottolineato il Quai d'Orsay in un comunicato - è un obbligo che si impone a tutte le parti in conflitto". Parigi, conclude il comunicato, "condanna tutte le violazioni della sicurezza dell'Unifil".

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