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Libano - Bombardamenti israeliani nel Sud

Assadakah News - In una nuova dimostrazione di vergognoso vassallaggio, il governo italiano si appella all’Iran perché eviti allargamenti del conflitto, ma evita di rivolgersi a Israele per lo stesso motivo, voltando la testa e accettando passivamente l’impunità del genocidio in corso a Gaza. Nel frattempo, aerei da caccia hanno attaccato obiettivi di Hezbollah nell'area di Kfar Kila, nel sud del Libano, nella zona di Deir Sirin". Oltre agli aerei, l’artiglieria ha bombardato la zona di Al Adeisa.

Sul piano diplomatico, dopo una nuova interruzione dei negoziati, il ministro della Difesa, Yoav Gallant, e il capo delle Idf, Herzi Halevi, sostengono che il primo ministro, Netanyahu non vuole l'accordo, e alza continuamente la posta, cercando consapevolmente di impedire il cessate a fuoco a Gaza. E' questa la ricostruzione che la stampa israeliana fa di una riunione infuocata alla vigilia di una nuova missione dei capi del Mossad e dello Shin Bet al Cairo.

Israele si prepara all'annunciata rappresaglia da parte di Iran e Hezbollah nei prossimi giorni e valuta che gli attacchi potrebbero arrivare da "diversi fronti". Lo ha riferito l'emittente Canale 12, secondo cui l'apparato di sicurezza israeliano è in "massima allerta", mentre i Paesi membri di una coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti volta a sventare tali attacchi sono pronti a intercettarli. Sempre stando all'emittente, la leadership israeliana ha tenuto discussioni su come Israele risponderà a tali attacchi, anche per quanto riguarda la capacità di affrontare un'entrata in guerra totale in questo contesto.

Il leader dell'opposizione israeliana Lapid ha affermato che il primo ministro Netanyahu ritarda l'accordo per "ragioni puramente politiche"

Il leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid ha affermato che il primo ministro Benjamin Netanyahu continua a rimandare un accordo che prevedrebbe la restituzione degli ostaggi israeliani tenuti a Gaza per "ragioni puramente politiche". Lo riporta Haaretz. Lapid ha poi aggiunto che "i capi dell'establishment della sicurezza devono uscire allo scoperto e dire all'opinione pubblica la verità: se il governo israeliano rinuncia agli ostaggi, lo dicano direttamente alle famiglie e la smettano di fare giochetti".

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