Assadakah Beirut - L’Assemblea dei Patriarchi e Vescovi Cattolici del Libano, lancia un appello nella giornata mondiale contro la povertà, in favore del Paese che sta attraversando uno dei periodi più difficil della storia recente.
I leader religiosi mettono in guardia dal rischio di dover chiudere le strutture comunitarie che garantiscono un minimo di dignità ai più indigenti.
E’ l’appello più forte lanciato dai leader cattolici libanesi negli ultimi mesi, per i dimenticati, gli invisibili, che in Libano, sono sempre più numerosi. Un appello delle Chiese cattoliche del Libano, in occasione della Giornata Mondiale dei poveri, che vedrà una grande messa, domenica 19 novembre a Bkerké, è stato distribuito a parrocchie, santuari, scuole e università. Nel testo vengono evidenziati tutti i settori colpiti dalla crisi: gli ospedali, che non possono più permettersi di assistere malati e disabili; l'istruzione; il settore pubblico e l'esercito. Tutti ambiti che svolgono quotidianamente un'ammirevole missione di aiuto ai più bisognosi, in condizioni di lavoro difficili e rese indegne dalla negligenza, dall'inazione e dalla corruzione dei leader politici.
Il messaggio dei patriarchi e dei vescovi mette in guardia dal rischio di chiusura delle associazioni comunitarie, educative, sanitarie e sociali, a prescindere dalla loro appartenenza, che non sono più in grado di svolgere le loro missioni. Rivolgendosi più direttamente ai leader politici, le guide ecclesiali denunciano una condanna a morte del tessuto associativo, dovuta alla "negligenza" dello Stato. Di conseguenza, aggiunge l'appello, "state distruggendo ciò che i nostri antenati hanno impiegato secoli per costruire, sacrificando la generazione attuale e distruggendo il futuro".
I vescovi e i patriarchi puntano il dito contro i politici, contro la loro negligenza e la loro corruzione, accusandoli di sottrarsi alle loro responsabilità e persino di umiliare i libanesi. La speranza è riposta nei giovani, fra cui ci sono i futuri leader politici.
C'è anche la questione del gran numero di rifugiati siriani in Libano, in particolare nel sud, che ora sono anche costretti a spostarsi.
E’ il problema più grande del Libano, con fame, mancanza di medicine e a tutto il resto, ma la situazione dei rifugiati è inaccettabile.
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