Assadakah News - E’ ormai diventata un simbolo di stile, eleganza, bellezza e dinamicità. Leila Pasar, originaria del nord della Repubblica dell’Iran e cresciuta nella capitale, Teheran, oggi è protagonista del settore, dall’atelier di Palazzo Bagatti Valsecchi, anima del quadrilatero della moda che si trova nella celebre via Santo Spirito, a Milano.
Una scelta che si identifica con una filosofia di vita quotidiana, che esprime bellezza al naturale piuttosto che business finalizzato al prodotto e al profitto. Un collegamento ideale fra passato e futuro, fra diverse culture, con la conservazione e la tutela dei principi con i quali è cresciuta nella famiglia, in Iran, che si traducono in ingredienti completamente naturali e abitudini tramandate per generazioni, con origini che si perdono nella notte dei tempi.
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In sostanza, la ricerca di tranquillità e benessere, concentrata sulla ricerca che, oltre ad essere finalizzata a trovare nuove soluzioni, si concentra sulla valorizzazione delle tradizioni e di ciò che la natura offre spontaneamente.
Come racconta la stessa Leila, ogni luogo ha i suoi rituali di bellezza e conoscenze antiche che meritano di essere raccontate. Ad esempio, la Rosa Damascena dell’Iran non è solo un ingrediente, ma simbolo di cultura e raffinatezza, con una storia di oltre sette secoli, dalla quale si ricava un’acqua particolare e una preziosa essenza, con profumo autentico del fiore, molto usato anche in aromaterapia, per il rilassamento e il miglioramento dell’aspetto fisico.
L’esasperazione delle mode sono dannose, dichiara Leila, ed è uno sbaglio seguirle senza considerare le proprie caratteristiche personali, per questo “credo nella personalizzazione e nella ricerca dell'armonia naturale”, aggiunge.
“Il mio approccio alla cura personale si basa sulla salute e sull'idratazione con prodotti naturali, come olio alle sette noci, un’abitudine che dovrebbe diventare parte integrante della bellezza, che non deve essere un lusso per pochi, ma deve avere un impatto positivo sulla vita di chiunque. Per questo investo in progetti di charity e sostegno alle comunità locali, perché dietro ogni ingrediente naturale ci sono persone, storie e tradizioni che vanno rispettate. Voglio rendere le persone più belle non per gli altri, ma per sé stesse, sena trascurare l’etica e la sostenibilità. Credo nella bellezza che non inquina, che lascia un'impronta positiva: far bene a sé stessi, ma anche al pianeta”.
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