Assadakah Cairo – Il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, è giunto al Cairo per incontrare le autorità egiziane e spiegare alla Lega Araba la posizione di Mosca, mentre nel Donbass infuriano i combattimenti e Mosca ha dichiarato di non volersi accontentare di annettere la regione delle due repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk.
Lo scopo della visita di Lavrov è chiaramente quello di guadagnare l’appoggio della leadership egiziana e della Lega degli Stati Arabi, come ha dichiarato Hossam Zaki, vice-segretario generale dell’organizzazione panaraba.
Pare che la presenza di Lavrov al Cairo è divisa in due parti: la prima è direttamente collegata ai negoziati con le autorità egiziane e al rafforzamento delle relazioni bilaterali, la seconda riguarda propriamente la Lega Araba, e incentrata sull’incontro con il segretario generale Ahmed Aboul Gheit, al quale spiegherà il punto di vista di Mosca riguardo il conflitto in atto, soprattutto dopo che il Forum arabo-russo è stato rinviato, nonché sugli incontri con i singoli rappresentanti dei 22 Stati membri.
L’arrivo di Lavrov al Cairo arriva anche più di una settimana dopo il primo viaggio in Medio Oriente del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che si è recato in Israele, nei Territori palestinesi e in Arabia Saudita per partecipare a un vertice che ha riunito i sei membri del Consiglio di cooperazione del Golfo (Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Oman, Kuwait, Bahrain), nonché Egitto, Giordania e Iraq.
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