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Lega Araba - Segretario Generale celebra gli 80 anni dalla fondazione

Immagine del redattore: Roberto RoggeroRoberto Roggero

Aggiornamento: 3 giorni fa

Assadakah News - Il segretario generale della Lega degli Stati Arabi, Ahmed Aboul Gheit, ha dichiarato che la Lega Araba è una realtà imposta dalla geografia e dalla comune storia araba, ed è anche l'incarnazione di una corrente emotiva travolgente tra i popoli arabi, che si è cristallizzata a metà del secolo scorso, continua oggi e continuerà in futuro. Ha aggiunto, in un discorso registrato in occasione dell'ottantesimo anniversario della fondazione, che la Lega Araba è stata testimone di importanti eventi nel mondo e nella regione, e che questa organizzazione è rimasta un legame di fiducia per tutti coloro che appartengono alla civiltà e alla cultura araba, e che cercano un futuro arabo comune.

Il segretario generale considera che la Lega Araba è la più forte e la più estesa organizzazione della regione, ed è il luogo dell'appartenenza naturale dei popoli arabi e il centro del loro sentimento collettivo, che a volte può retrocedere, o scomparire sotto il peso di eventi gravi, ma ha la forza di rinnovarsi e fiorire in una nuova veste che attraversa le generazioni, trascendendo le epoche. "Oggi siamo in debito con i primi padri, i leader politici e di opinione, il pensiero e i diplomatici, che hanno reso questo sentimento unificante una realtà, inquadrata in un'immagine istituzionale in anticipo sui tempi, che ha spianato quella strada che continuiamo a seguire oggi".

Per ottant'anni, la Lega Araba è rimasta una voce collettiva per gli arabi, secondo il Segretario Generale, e ha accompagnato la loro partenza dall'era del colonialismo verso la liberazione nazionale, e ha accompagnato il difficile viaggio della regione araba in un momento di forte polarizzazione internazionale e di guerra fredda, ed è rimasta una fortezza per difendere la giusta causa, che ha goduto di un indiscutibile consenso arabo nel corso dei decenni, vale a dire la questione della Palestina, che oggi si trova di fronte alla sfida più seria.

Ha aggiunto che la Lega Araba non impone scelte politiche o decisioni, ma ha un peso politico e morale presente e influente, e la sua presenza è una forza in più per gli arabi, soprattutto nell'era dei blocchi internazionali e dei raggruppamenti regionali, spiegando che la Lega è un fatto accertato, uno sviluppo naturale, e se non esistesse, bisognerebbe inventarla.

Aboul Gheit ha continuato: "Dobbiamo ammettere che ciò che è stato raggiunto è stato meno di quanto sperassimo, poiché ogni arabo oggi aspira a un'istituzione regionale che incarni il legame dell'unità in modo pratico e in un modo che rifletta sull'economia, sul movimento commerciale e sul benessere delle società, nonostante tutto ciò che è stato raggiunto dal lancio dell'Area di Libero scambio arabo nel 2005, al lancio del Mercato Comune Arabo per l'elettricità nel 2024. Dico che, nonostante i molti punti positivi del processo, siamo ancora lontani dal realizzare il pieno potenziale di integrazione economica nella regione araba. Si tratta di un fatto che libererà l'enorme potenziale economico di una regione che ha un asset strategico eccezionale a tutti i livelli, economico, sociale e geopolitico".

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