Assadakah Roma News – Il vertice della Lega Araba diAlgeri stato un evento di importanza fondamentale nello scacchiere mediterraneo, mediorientale e non solo, dove i Paesi arabi hanno trovato posizioni condivise su Libia, Ucraina e altre crisi regionali. La Lega Araba riparte dalla Palestina e guarda con attenzione alla Libia e ad altre situazioni di tensione.
Il vero passo positivo è la posizione condivisa sulla transizione libica da parte dei leader presenti, in particolare Algeria e Egitto, la è stata ribadita a gran voce la necessità di una soluzione della questione palestinese.
Condivisione sulla transizione politica e il processo elettorale in Libia, con la volontà di risolvere la crisi con una soluzione diplomatica, con la visione comune del presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi e di quello algerino Abdelmadjid Tebboune.
Il dialogo tra Algeri e il Cairo è un passo importante perché negli anni del conflitto sono state su posizioni diverse. La prima ha sostenuto il governo di Tripoli, la seconda il governo di Tobruk in Cirenaica sotto l’ombrello del generale Khalifa Haftar, il leone di Bengasi. Il premier del governo di unità nazionale libico Abdulhamid Dabaiba ha espresso soddisfazione per la posizione della Lega Araba e di Algeria ed Egitto.
Al vertice anche altre crisi internazionali, da quella alimentare all’Ucraina senza trascurare Yemen, Siria, Sudan e Iraq. Sulla guerra in Ucraina la Lega Araba ha ribadito la posizione di non allineamento. L’invito è di non dipendere né dall’Occidente né dall’Oriente nella situazione di incertezza internazionale. Un indirizzo politico chiaro che si unisce a quello di rifiutare qualunque interferenza straniera. Piena condivisione sull’appello alla tregua in Yemen, mentre sulla Siria ancora alcuni dubbi per il riammissione. Le relazioni tra Lega Araba e Unione Africana sono state un altro tema discusso, con riferimento all’ultimo vertice del 2016 nella capitale della Mauritania, e in attesa del prossimo vertice di Algeri del 2023.
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