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Lega Araba – La Questione Palestinese al vertice di Algeri

Talal Khrais - L’Associazione Italo Araba Assadakah nata come Associazione di amicizia italo araba nel 1994 ha seguito con accurata attenzione la 31a sessione del vertice della Lega Araba di Algeri, alla presenza di 2/3 dei leader dei Paesi arabi, che hanno discusso a lungo delle crisi nella regione e delle questioni economiche sotto lo slogan "riunificazione". L'inizio dei lavori è stato dato dal presidente tunisino Kais Saied, il cui Paese aveva ospitato la sessione precedente, presso l'International Conference Center a ovest della capitale.

Il vertice è durato due giorni, si è tenuto dopo un'interruzione di 3 anni, dovuta alla pandemia di Covid-19, l'ultimo avvenuto nel 2019 in Tunisia.

Hanno partecipato come ospiti d'onore, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, dell'Unione Africana, Macky Sall, e il presidente dell'Organizzazione dei Paesi non allineati, il leader dell'Azerbaigian Ilham Aliyev.

Il presidente dell'Organizzazione dei Paesi non allineati, presidente dell'Azerbaigian Ilham Aliyev, dovrebbe arrivare nel corso della giornata, anch'egli come ospite d'onore. Mentre ieri sera è arrivato il segretario generale dell'Unione africana, il senegalese Macky Sall.

Domenica sera, i ministri degli Esteri della Lega Araba avevano raggiunto un consenso sull'agenda del vertice, secondo le dichiarazioni alla stampa del vice Segretario Generale dell'Organizzazione, Hossam Zaki. Il vertice dovrebbe discutere le crisi nella regione araba e le questioni di sicurezza alimentare ed energetica alla luce della crisi Russia-Ucraina.

La Lega araba ha lanciato un appello per una soluzione nazionale in Libia per preservare la sovranità del Paese e organizzare le elezioni prima possibile. I leader arabi hanno espresso "piena solidarietà al popolo libico e il loro sostegno agli sforzi volti a porre fine alla crisi".

La dichiarazione afferma che l'auspicata uscita dalla crisi "richiede una soluzione libico-libica che preservi l'unità, la sovranità, la sicurezza della Libia e la sicurezza del suo vicinato, e realizzi le aspirazioni del suo popolo a raggiungere la pace e l'organizzazione delle elezioni prima possibile".

Il presidente Al Sisi ha incontrato omologhi di Algeria, Tunisia e Iraq - Il presidente dell'Egitto, Abdel Fattah al Sisi, ha incontrato gli omologi di Algeria, Tunisia e Iraq a margine del vertice della Lega araba in corso ad Algeri. Nell'incontro con il padrone di casa, il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune, le due parti hanno discusso dei "modi per rafforzare le relazioni bilaterali e aumentare i livelli di cooperazione e coordinamento a tutti i livelli, al fine di servire gli sforzi per sostenere le relazioni e approfondire il partenariato bilaterale tra i due Paesi", riferisce il portavoce presidenziale egiziano Bassam Rady. Le due parti hanno confermato "la continuazione della cooperazione e del coordinamento al livello militare e di scambio di informazioni", evidenziando il "rafforzamento degli sforzi congiunti per combattere il terrorismo, soprattutto alla luce delle sfide alla sicurezza nella regione del Sahel e del Sahara". Dal vertice in Algeria arriva l'idea di creare un nuovo "blocco economico". Al vertice della Lega araba, a cui hanno partecipato i capi di Stato e di governo dei 22 Paesi membri dell'organizzazione istituita nel 1945. Sono 13 i capi dello Stato di Paesi arabi recatisi in Algeria per prendere parte all'evento, mentre sette Paesi sono rappresentati da primi ministri e altri da ministri degli Affari esteri: una partecipazione non eccezionale, ma in linea con altri vertici tenuti negli anni passati. Spiccano, in particolare, la mancata partecipazione del re del Marocco Mohammed VI, la cui assenza è stata comunicata a poche ore dall'inizio dei lavori, e soprattutto dei monarchi dei Paesi arabi del Golfo, cioè dei Paesi più ricchi e (di conseguenza) più influenti del mondo arabo. La dichiarazione finale del vertice come già riferito ha ribadito la "centralita' della causa palestinese", chiesto "elezioni prima possibile in Libia", sollecitato una "tregua umanitaria" in Yemen, respinto le "interferenze stranie re" nei Paesi arabi e ribadito il principio di "non allineamento" rispetto alla guerra in Ucraina. Niente da fare per il reintegro nel consesso arabo della Siria, per la quale i leader arabi sollecitano "sforzi collettivi" per raggiungere "una soluzione politica" in grado di ripristinare "lo status regionale e internazionale" di Damasco.

Una nota positiva arriva dall'Iraq, giunto ad Algeri con un nuovo governo accolto favorevolmente. Di particolare interesse, inoltre, l'appello lanciato dal presidente algerino Abdelmadjid Tebboune alla "solidarieta' economica" tra i Paesi arabi e, quindi, a non dipendere né dall'Occidente, né dall'Oriente in un momento di grande incertezza internazionale. Un appello, quello del capo dello Stato arabo produttore di gas e petrolio, per mettere a disposizione le ingenti risorse naturali dei Paesi arabi piu' ricchi (basti pensare gli ingenti introiti ottenuti da Paesi come Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Qatar con i prezzi dell'energia così alti) per aiutare i Paesi piu' poveri (come la Libia o la Tunisia) e creare un vero e proprio "blocco economico". Del resto, lo slogan scelto è "Riunificazione", il che sta a significare la volonta' dei Paesi arabi di unirsi di fronte a "una situazione regionale senza precedenti in termini di sfide", come ha evidenziato anche il presidente tunisino Kais Saied nel suo discorso alla sessione di apertura, durante la quale vi e' stato anche il passaggio della presidenza dalla Tunisia all'Algeria, rappresentata a sua volta da Tebboune.

Saied ha evidenziato come il mondo arabo viva da anni condizioni difficili, conseguenza di fenomeni regionali e internazionali, tra cui la pandemia di Covid-19 e i conflitti interni ai Paesi che hanno provocato "decine di migliaia di vittime".

La Lega Araba ha annunciato il suo pieno sostegno allo stato del Qatar nell'ospitare i Mondiali del 2022, rifiutando quelle che ha definito "campagne sospette di distorsione e scetticismo" contro di esso. Lo si afferma oggi nella dichiarazione di Algeri, al termine del vertice arabo svoltosi martedì e mercoledì nella capitale del Paese nordafricano. "Annunciamo il nostro sostegno allo Stato del Qatar mentre si prepara a ospitare la Coppa del Mondo FIFA 2022. Affermiamo la nostra piena fiducia nella sua capacità di organizzare un'edizione distinta di questo evento globale e respingiamo le campagne dannose di distorsione e scetticismo che lo colpiscono", si legge nella dichiarazione finale. Pochi giorni fa il ministero degli Affari esteri del Qatar aveva convocato l'ambasciatore tedesco per protestare contro le dichiarazioni del ministro dell'Interno del suo Paese, in cui criticava l'organizzazione dell'edizione della Coppa del mondo 2022 da parte del Paese arabo.

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