Roberto Roggero – La Siria rimane attualmente un territorio non interamente stabile, dopo il drammatico conflitto degli ultimi anni e colpito anche dal recente terremoto nella sua parte nord-occidentale. Un requisito, la stabilità e la pace, che è fra i principali per fare parte della Lega degli Stati Arabi. La Siria comunque dimostra serie intenzioni di tornare a essere un Paese stabile, per essere riammesso alla Lega Araba, la quale, dimostra a sua volta intenzioni positive. Giordania e Israele hanno riaperto i valici doganali, proprio attraverso la zona strategica del Golan, e Siria e Giordania sono collegate oggi dall’importante passaggio che garantisce il flusso di merci soprattutto commerciali, da e per l’Arabia Saudita e altri paesi della Regione.
Damasco è poi in rapporti sempre più cooperanti con Baghdad, e non è cosa da poco, con la conferma della recente visita del ministro degli Esteri Ibrahim Al Jaafari in Siria, e la dichiarazione di assoluto sostegno a Damasco, elemento fondamentale per l’equilibrio internazionale e per l’organizzazione dei 22 Stati arabi. Con l’Iraq, è arrivato anche il sostegno degli Emirati Arabi, che pare siano nell’imminenza di riaprire l’ambasciata a Damasco, e la riapertura dei rapporti commerciali, così come per il Bahrain. Il presidente Siriano Bashar Al Assad, ha a sua volta dichiarato la massima predisposizione nel riaprire in toto i rapporti con i Paesi arabi e anche con quelli occidentali, invitando alla riapertura di tutte le ambasciate precedentemente in attività, e aprendo anche agli investimenti stranieri su piano commerciale, economico e industriale.
In questo quadro, si inserisce la visita della Commissione Parlamentare della Lega Araba giunta nella capitale siriana in questo giorni, dopo dieci anni di ufficiale interruzione dei rapporti diplomatici. Ad accogliere la delegazione, il presidente dell’Assemblea Popolare, Hammouda Sabbagh, nello scenario internazionale della 34a Conferenza dell’Unione Parlamentare Araba che si è tenuta a Baghdad. Sabbah ha dichiarato che la presenza dei parlamentari della Lega Araba apre al ritorno della Siria all’interno dell’organismo internazionale, per affrontare insieme le sfide e le crisi attuali e future.
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