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Lega Araba - Il fronte del “No” al piano Trump

Assadakah News - La Lega Araba è sempre in prima linea per monitorare e cercare una soluzione alla crisi della Striscia di Gaza, senza dimenticare la Cisgiordania. In questo scenario, il segretario generale Ahmed Aboul Gheit è perentorio nel dichiarare che la Lega degli Stati Arabi mantiene il massimo impegno nel lavorare contro il piano proposto dagli Stati Uniti e Israele per la deportazione della popolazione palestinese, la ricostruzione e il totale controllo di Gaza.

Aboul Gheit si è così espresso, in un incontro con il primo ministro palestinese Mohammed Mustafa: “La proposta del presidente americano Donald Trump è semplicemente irrealizzabile, non si può pretendere di prendere il controllo della Striscia di Gaza e di sfollare i palestinesi, in quanto violazione del diritto internazionale. Qualsiasi scenario volto a costringere i palestinesi a lasciare la loro patria è respinto dai Paesi arabi, perché non aiuta a raggiungere la soluzione dei due Stati e quindi la pace. I Paesi arabi insistono nel riconoscere ai palestinesi i loro legittimi diritti, inclusa la creazione di uno Stato palestinese sui confini del 1967 con Gerusalemme Est come capitale.

Aboul Gheit e Mustafa hanno ribadito il consenso arabo nel rifiutare qualsiasi violazione dei principi fondamentali della causa palestinese, il più importante dei quali è che il popolo palestinese rimanga sulla propria terra senza essere privato del diritto all'autodeterminazione.

Nello stesso contesto, il segretario generale della Lega Araba ha sottolineato che le recenti dichiarazioni del primo ministro israeliano sulla presunta uscita volontaria della popolazione dalla Striscia di Gaza rivelano chiaramente la natura e gli obiettivi del piano israeliano, e ha affermato che il popolo palestinese non permetterà che la Nakba si ripeta sotto il pretesto di un'uscita volontaria o forzata.

 

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