Roberto Roggero – Dallo scorso 26 ottobre, con la riunione del Consiglio della Lega Araba presieduta dall’algerino Ramtane Lamamra, sono stati messi a punto gli ultimi preparativi per il fondamentale 31° vertice dei ministri degli Esteri dei Paesi Arabi ad Algeri, con l’arrivo del capo del Consiglio Presidenziale dello Yemen, Rashad Al Alimi; l’erede al trono del Kuwait, Mishaal Al Ahmadi Al Sabath, in nome dell’emiro Sheikh Nawaf Al Ahmad; il ministro degli Esteri del Marocco, Nasser Bourita; e quindi i numerosi e importanti rappresentanti dei rispettivi governi, che prenderanno parte al vertice, all’insegna della necessità di una cooperazione per sostenere i principi di buon vicinato e il rispetto per la sovranità e l’indipendenza degli Stati, favorendo l’integrazione araba.
Da parte sua, il segretario generale della Lega araba, Ahmed Aboul-Gheit, ha dichiarato che il vertice arabo è il meccanismo più importante per un'azione araba congiunta, per la soluzione dei problemi dell’intera comunità, fra cui la crisi energetica conseguente alla crisi ucraina; la riammissione della Siria nella Lega Araba, da cui è esclusa dal 2011; il contenzioso Algeria-Marocco sul Sahara Occidentale, con la ripresa del dialogo diplomatico. In discussione anche il problema libanese, il conflitto nello Yemen, e la crisi libica, per monitorare e condurre le necessarie consultazioni e contatti con le parti in conflitto al fine di raggiungere una soluzione diplomatica. Tutti i ministri degli Esteri dei Paesi arabi hanno raggiunto il consenso sui temi da affrontare durante il vertice della Lega Araba che inizierà il 1° novembre, come già approvato dalla 157a Sessione del Consiglio della Lega Araba a livello ministeriale tenuta ieri al Cairo lo scorso marzo.
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