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Lega Araba - Cominciato il 31° Vertice di Algeri

Roberto Roggero – Si è ufficialmente aperto, ad Algeri, il vertice della Lega degli Stati Arabi, fra diverse polemiche, fra cui la presenza del presidente dell’Azerbaijan, Ilham Aliyev, su invito dell’omologo algerino Abdelmadjid Tebboune.

La presenza di Aliyev, che ha ringraziato Tebboune e il segretario generale della Lega Araba, Ahmed Aboul Gheit, potrebbe fare ben sperare per quanto riguarda la question armena e i rapporti con gli altri Paesi della regione.

Ilham Aliyev ha poi espresso il suo omaggio alla memoria dei martiri algerini, ricordando le atrocità di massa commesse contro il popolo algerino. “La Francia – ha sottolineato il Presidente, ha condotto una terribile guerra contro il popolo algerino per più di 130 anni, che ha provocato la morte di oltre un milione e mezzo di algerini. Oggi, per commemorare questa tragedia, dobbiamo fare di tutto per evitare queste tragedie in futuro”. Per altro ieri, 1° novembre, è stato l’anniversario della Rivoluzione del 1954, che portò alla guerra di liberazione contro il dominio coloniale.

I lavori della grande conferenza, sono dedicati in particolare all’unificazione e all’adozione di una visione unitaria, per rafforzare l’azione araba congiunta.

La questione palestinese è un altro dei principali punti all’ordine del giorno. L’Algeria intende infondere in questo evento lo spirito e i valori che ha sempre difeso con la ferma volontà di restituire alla Nazione Araba il meritato posto sulla scena internazionale.

Tebboune ha affermato: “Il vertice di Algeri sarà un successo, perché l’Algeria ha intenzione di lavorare per l’unificazione dei ranghi arabi. Nonostante le differenze, tutti i Paesi si incontrano in Algeria, nazione che rispetta tutti gli Stati.

A tal fine, la riconciliazione tra le 14 fazioni palestinesi, conclusa proprio ad Algeri lo scorso 13 ottobre, è vista come un preludio al successo di questo vertice attraverso il quale l’Algeria manifesta la sua ferma volontà e convinzione di realizzare l’unità dei Paesi arabi.

Significativa, la presenza del ministro degli Esteri del Marocco, Nasser Bourita, nonostante l’Algeria abbia rotto le relazioni diplomatiche con Rabat, per la questione del Sahara Occidentale. Tutte le difficoltà emerse negli ultimi giorni sono state superate e nessuna questione è rimasta in sospeso. È quanto affermato dal ministro degli Esteri dell’Algeria, Ramtane Lamamra, al 31° vertice della Lega araba, che vede riuniti i capi di Stato e di governo dell’organizzazione internazionale.

Sono circa una ventina i leader presenti. Dopo tre anni (l’ultimo vertice si era svolto nel 2019 in Tunisia), i capi di Stato e di governo della Lega araba si incontrano nuovamente in presenza per discutere di una serie di fascicoli regionali e internazionali, dalla crisi in Libia e in Siria al conflitto in Yemen, passando per la questione palestinese e i dossier energetico e alimentare.

Durante un incontro a porte chiuse tra i ministri degli Esteri degli Stati membri della Lega araba, i partecipanti hanno finalizzato la “Dichiarazione di Algeri” che verrà ulteriormente discussa dai capi di Stato e di governo. Il rappresentante permanente dell’Algeria presso la Lega degli Stati arabi, Abdelhamid Chebira, ha riferito che nella bozza della dichiarazione sono state incluse tutte le questioni discusse durante gli incontri preparatori.

Altro tema centrale, fra questione Libia e problema Siria, è la sicurezza alimentare, soprattutto dopo la sospensione, da parte della Russia, di un accordo sull’esportazione di cereali. Diversi Paesi come Egitto, Sudan e Somalia stanno provando ad incoraggiare un accordo volto a garantire integrazione in un “quadro alimentare” a livello arabo. Jamal Rushdi, portavoce del segretario generale della Lega Araba, ha detto ai giornalisti che “il fascicolo della sicurezza alimentare è una delle questioni più importanti all’ordine del giorno del vertice arabo alla luce delle conseguenze della crisi russo-ucraina e della pandemia di Coronavirus sulle riserve”.

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