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La bellissima storia tra Forlì e il Paese dei Cedri

Lea Akouri* - La Terra dei Cedri sta attraversando una situazione sociale ed economica molto critica, dove la popolazione vive in condizioni difficili. Pertanto, subito dopo che il colonnello Marco Licari ha preso il comando del Battaglione italiano operante all'interno di UNIFIL, ha deciso senza esitazione di scrivere una lettera aperta al sindaco della città di Forlì in Italia, Gianluca Zattini, dove ha sede il 66° Reggimento Fanteria Aeromobile "Trieste", comandato dallo stesso colonnello Licari.

Con tale missiva, senza esitazioni, il colonnello Licari ha chiesto un supporto al primo cittadino della comunità forlivese con l'unico scopo di veicolare un flusso di aiuti dall'Italia a favore dei fratelli libanesi in difficoltà. La lettera è stata scritta non solo nella veste di comandante di reggimento, ma anche come rappresentante del 66° Reggimento, che ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Forlì nel 2002. Poiché era convinto che i rapporti tra il 66° Reggimento e la città fossero molto forti, il colonnello Licari era sicuro che ci sarebbe stato un seguito alla sua richiesta, e così fu.

Da quando la lettera è stata ricevuta dal sindaco Zattini, la città di Forlì ha reagito, e ha risposto prontamente in modo straordinario e, per certi, versi quasi inaspettato. Dopo un paio di mesi cominciarono ad arrivare i primi aiuti, con la donazione delle uniformi per la squadra di calcio femminile “Tiro SuperGirls" che ha segnato l'inizio di un emozionante viaggio attraverso l'umanità e la costruzione di relazioni fortissime. Questo momento ha segnato l'inizio del progetto "Forlì per il Libano", un vero e proprio modello di solidarietà, come definito dal quotidiano nazionale "Avvenire". Peraltro, è nato un comitato che seguirà il progetto anche in futuro.

Sono arrivati moltissimi aiuti, culminati a dicembre con l'arrivo di un aereo carico di materiali di prima necessità (farmaci, latte in polvere, indumenti per bambini, materiale sanitario vario, cancelleria, e molto altro). Senza distinzione di religione, etnia, provenienza, il tutto veniva distribuito nei comuni e nelle istituzioni all'interno dell'area del battaglione italiano e anche su ambiti trasversali in tutto il Libano. Il supporto non si è limitato solo alla distribuzione di aiuti materiali, ma anche allo sviluppo di progetti legati all'istruzione.

Sono stati avviati progetti fra diversi istituti scolastici forlivesi e libanesi, come nel caso delle collaborazioni tra l'Istituto Tecnico Industriale “Marconi” e il Liceo Pubblico Al Bazouryeh, oppure fra il Liceo Classico "Morgagni" e lo Smart College sempre di Al Bazouryeh. Nondimeno, è stato intrapreso uno scambio di lettere fra studenti delle scuole primarie e medie di Forlì con gli studenti dello stesso Smart College. Parimenti, è stato acquistato, e installato, un impianto a pannelli solari per il Liceo Pubblico Al Bazouryeh (del valore di circa 8.500 euro) e allo stesso modo, sono stati acquistati strumenti musicali per studenti per lo Smart College, per un importo di circa 1.300 euro.

Nel contesto scolastico sono poi stati distribuiti tantissimi materiali (cancelleria, materiale scolastico, giocattoli, ecc.). Nel periodo di Natale, i soldati del battaglione italiano hanno raccolto una somma di circa 6.000 euro per i regali ai bambini e ai giovani della Fondazione del Martire tenente colonello Sobhi Al-Akouri, ai bambini della Fondazione Al-Sadr e a quelli delle chiese della città di Tiro e la città di Alma Al-Shaab.

Alcuni lavori di ristrutturazione sono stati effettuati anche in scuole e palazzi comunali.

Recentemente è stata raccolta una somma di 3.100 euro dal Lions Club Forlì, per sostenere la Croce Rossa Libanese a Tiro e l'Associazione di Protezione Civile del comune di Tiro per l'acquisto di forniture mediche e attrezzature per ambulanze.

Vale la pena ricordare, in segno di ringraziamento e lealtà, che numerosi certificati di cittadinanza onoraria sono stati concessi dalle città del sud del Libano al colonnello Licari e al 66° Reggimento.

Il progetto "Forli per il Libano" è terminato nella sua fase libanese e prosegue in quella italiana. Infatti, le relazioni continuano e relazioni tra Forlì e il Libano avranno il culmine il prossimo 26 agosto, allorquando, a Forlì ci sarà un grande evento culturale presso l'Arena San Domenico, che vedrà la partecipazione di diversi studenti e il coro dei figli dei martiri di le Forze Armate Libanesi dalla Fondazione del Tenente Colonnello Martire Sobhi Al-Akouri. In questo contesto, che vedrà la finalizzazione di un progetto musicale, alcuni studenti di licei dell’area di responsabilità del battaglione italiano, eseguiranno diversi pezzi nell'ambito dello sviluppo della collaborazione con l'Associazione No.Vi.Art. che da anni costruisce "ponti musicali e culturali tra i popoli". Nel mentre, i ragazzi del coro della Fondazione martire tenente colonello Sobhi Akoury Akoury, eseguiranno le loro performances con il sodalizio dell'Orchestra dei ragazzi di Forlì di "Forlì Suona". Tale evento di fine agosto verrà sostenuto completamente dalla comunità forlivese in segno di continuità con lo sviluppo del progetto. In questi mesi, si sono susseguite e proseguiranno ancora, eventi benefici per la raccolta di fondi. Un ben noto ed importante evento culturale, che si tiene ogni anno con il titolo "Ponte tra i Popoli" e proprio quest'anno sarà incentrato sul Libano.

La missione in Libano del 66° Reggimento è finita, ma non è terminata la missione di Forlì per il Libano, che continua grazie al ponte costruito da un comandante, dai suoi soldati e da una comunità, quella forlivese, che amano il Libano e il suo popolo. Questa cooperazione umanitaria e culturale continuerà negli anni a venire.

(*Presidente Associazione Figli dei Martiri dell’Esercito Libanese)

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