Le frecce rosse indicano la fuga in massa dei miliziani dell’Isis da Palmyra verso Deir Ezzour ancora assediata dallo Stato islamico. La macchia rosa è Palmyra liberata. Ripiegano gli jihadisti e i combattenti delle truppe regolari del Presidente siriano al Assad avanzano. In questo momento l’esercito siriano combatte ancora nella città strategica di al Qaryatayn.
I droni documentano ciò che è rimasto dei resti di uno dei siti archeologici tra i più fastosi al mondo dove gli jihadisti organizzavano le esecuzioni sommarie. Decapitato Khaled Asaad, archeologo capo di Palmyra e memoria storica. È morto un uomo giusto, uno studioso, una persona competente, un collaboratore ideale per ogni missione, innamorato di Palmyra.
Alcuni monumenti e templi sono stati rasi al suolo, sono state distrutte testimonianze di inestimabile valore che hanno resistito a secoli di minacce e intemperie. Sono stati compiuti danni irrimediabili, se consideriamo il valore degli originali. È vero che con le tecniche attuali si potrà fare qualcosa, ma gli originali rimangono tali proprio per definizione e la comunità internazionale dovrà cooperare con l’unità operativa nazionale siriana.
Talal Khrais, Beirut – Paola Angelini,Roma
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