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L’Italia si cura con il lavoro. Il Primo Maggio: quello che non sanno tanti giovani

National News Agency - Talal Khrais Roma

Insieme ad altri colleghi della Stampa Estera abbiamo fatto un giro a Roma rivolgendo domande ai giovani tra 17 e 18 anni sul significato del primo maggio festa dei lavoratori. Veramente, siamo stati delusi perché le risposte sono stati, così povere, non tengono nemmeno in considerazioni le lotte e le conquiste dei lavoratori italiani proprio per loro, non ricordano addirittura le lotte che loro genitori hanno fatto per loro. Il primo maggio è la Festa dei Lavoratori, tutti quelli che lavorano anche quelli che non lavorano più purtroppo a causa della Pandemia.


Ritengo opportuno e doveroso, anche perché sono entrato nel Mondo del Lavoro all’età di 14 anni, di scrivere qualche cosa. E’ la Festa che celebra le lotte che, durante i secoli, i lavoratori hanno combattuto per poter veder riconosciuti i propri diritti. La celebrazione del primo maggio ha, in realtà̀, una lunga storia. L’idea nacque in Francia il 20 luglio 1889, quando alcuni partiti proclamarono una grande manifestazione per ridurre la giornata lavorativa a otto ore. In molti Paesi d'Europa la festività del primo maggio fu adottata nel 1889, in Italia due anni dopo.

Il primo maggio dunque va commemorato per non dimenticare tutte quelle persone che hanno lottato per ottenere condizioni di lavoro e di vita umane per tutti e per difendere il proprio diritto al lavoro. Oggi i lavoratori italiani e non di fronte alla situazione attuale e le perdite dei posti di lavoro vogliono una ripartenza in sicurezza, consapevoli che il lavoro e il vaccino sono l’unica medicina possibile per poter garantire un futuro migliore.

I tre leader nazionali di Cgil Cisl Uil Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri ribadiscono durante le manifestazione online questa necessità “L’Italia si cura con il lavoro”. Questo è il secondo 1° maggio che non si po’ festeggiare nelle piazze, in modo sociale.. Malgrado le restrizioni della pandemia, questo bisogna si sente il clima della festa in particolare nelle piazze dei piccoli paesi. I lavoratori sono più consapevoli che mai che devono lottare per dare un futuro ai giovani, il lavoro deve essere mantenuto al centro di ogni strategia politica. I Fondi europei del Recovery Plan dovranno servire per fare ripartire l’economia, il lavoro, e realizzare quelle opere non più rinviabili al passo coi tempi.

Il 30 giugno scade, per volere del Governo in carica, il divieto di licenziamento, ma se ciò non è accompagnato da una congrua ripresa e una concreta riforma degli ammortizzatori sociali, rischia di penalizzare in modo ancor più grave giovani e donne, che sono le due categorie maggiormente colpite. Questo non possiamo accettarlo. I Fondi europei del Recovery Plan deve servire prima di tutto al rafforzamento della sicurezza sociale, tutelare la salute e la sicurezza in tutti i luoghi di lavoro; Potenziare il servizio sanitario pubblico attraverso un piano straordinario di assunzioni a tempo indeterminato; aprire le scuole nella massima sicurezza;potenziare il trasporto pubblico mettendo in sicurezza il personale e gli utenti. Bisogna contestare le politiche antiecologiche ed antisociali.

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