Cairo- L'Egitto ha recentemente annunciato il recupero di 67 antichità dalla Germania, un'azione che sottolinea l'impegno del paese nel combattere il contrabbando di beni culturali e nel preservare la sua ricca storia e patrimonio. Questa operazione fa parte di un'iniziativa più ampia volta a riportare a casa le antichità egiziane trafugate in passato.
Secondo una dichiarazione rilasciata dal Ministero degli Affari Esteri, l'Ambasciatore Yasser Shaaban, Vice Ministro per le Relazioni Culturali, ha formalmente consegnato i manufatti recuperati a un comitato del Ministero del Turismo e delle Antichità. La cerimonia si è tenuta presso la sede del Ministero degli Affari Esteri nella capitale egiziana.
Tra i 67 manufatti, spiccano alcuni oggetti di grande rilevanza storica, come un piede di una mummia mummificata, due maschere funerarie e due murali provenienti dalla tomba del ministro Pak An Ren F di Saqqara. Inoltre, è stata recuperata una statua reale in bronzo, che rappresenta un importante esempio dell'arte egiziana antica.
La collezione include anche statue “Ushabti”, piccole effigi destinate a servire il defunto nell’aldilà, secondo le credenze degli antichi egizi. Non mancano, infine, statue di bronzo del dio Osiride, divinità associata ai morti e signore dell'aldilà nell'antica mitologia egiziana.
Questo recupero rappresenta non solo un successo nella lotta contro il traffico illecito di beni culturali, ma anche un significativo passo avanti nel rafforzare l'identità culturale e storica dell'Egitto. Il Ministero del Turismo e delle Antichità ha ribadito il suo impegno a continuare gli sforzi per restituire al paese le sue antichità sottratte, promuovendo al contempo una maggiore consapevolezza dell'importanza di proteggere il patrimonio culturale.
Chiara Cavalieri
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