Letizia Leonardi (Assadakah News) - Il Comitato per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (CPT) del Consiglio d’Europa ha invitato più volte il governo di Baku a collaborare per fare chiarezza sulle numerose denunce a suo carico di violazioni dei diritti umani nei confronti dei detenuti e anche nei confronti degli armeni del Nagorno Karabakh. Nonostante tutto l'Azerbaijan si è rifiutata di collaborare. Di fronte a questo comportamento inaccettabile il Comitato ha emesso una dichiarazione pubblica sull’Azerbaijan, in applicazione dell’articolo 10 della Convenzione che istituisce il Comitato.
Si tratta di una decisione eccezionale che si è resa necessaria a causa del rifiuto categorico delle autorità azere di cooperare con il CPT e di instaurare un dialogo costruttivo. Il CPT ha indicato in modo dettagliato le accuse che continua a ricevere su gravi maltrattamenti e torture poste in essere dalle autorità e dalle forze dell’ordine azere. Ad oggi il Ministero dell’Interno di Baku non ha preso alcun provvedimento per eseguire le ripetute raccomandazioni del Comitato, volte a porre fine a tali barbarie. Il Presidente del Comitato ha inoltre inviato, al governo di Alyiev, delle lettere con l'intento di iniziare un dialogo attraverso incontri tra le autorità ed eventuali visite di verifica. Oltre a non aver ricevuto alcun riscontro dall'Azerbaijan, la cosa allarmante è che le informazioni ricevute dal CPT lasciano intendere che l’integrità e la sicurezza dei membri della delegazione del Comitato in visita potrebbero essere minacciate e questo rappresenta una violazione fondamentale e senza precedenti della Convenzione.
Il CPT ha deciso di pubblicare il rapporto sulla visita effettuata in Azerbaijan nel 2022 che ha evidenziato la gravità dei maltrattamenti e degli atti di tortura posti in essere da parte di funzionari delle forze dell’ordine nei confronti dei detenuti. Il Comitato si augura che la mancata cooperazione non porti a una definitiva rottura delle relazioni con le autorità azere. Il CPT è pronto a sostenere il governo di Baku nel prendere misure decisive per difendere i valori fondamentali che l’Azerbaijan, in quanto Stato membro del Consiglio d’Europa, ha sottoscritto.
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