Letizia Leonardi (Assadakah News) - Pecunia non olet, è proprio il caso di ribadirlo, soprattutto se anche lo Stato del Vaticano si piega alla dittatura islamica di Aliyev. Si è svolta, nei giorni scorsi, la visita ufficiale del Vaticano alla Fondazione Heydar Aliyev. Il cardinale Claudio Gugerotti, prefetto del Dicastero vaticano per le Chiese orientali, è stato accolto da
Anar Alakbarov, assistente del presidente dell'Azerbaijan e direttore esecutivo della Fondazione Heydar Aliyev.
I due hanno discusso delle relazioni tra l'Azerbaijan e la Città del Vaticano e dei progetti realizzati nell'ambito della cooperazione con la Fondazione Heydar Aliyev. Non è la prima volta che il Vaticano dimentica l'Armenia, primo Paese cristiano del mondo, e strizza l'occhio agli islamici azeri che continuano a comprare consensi.
Il cardinale Claudio Gugerotti ha elogiato i progetti della Fondazione Heydar Aliyev che interessano lo Stato del Vaticano, esprimendo una speciale gratitudine di Papa Francesco alla Presidente della Fondazione, Mehriban Aliyeva, per il suo costante supporto.
La Fondazione ha infatti restaurato le catacombe in Vaticano, collabora con i Musei Vaticani e la Biblioteca Apostolica, è impegnata alla digitalizzazione dei manoscritti d'archivio e promuove visite di archeologi vaticani in Azerbaijan per restaurare monumenti storici e religiosi e per lo scambio di esperienze. Una stretta collaborazione che continuerà e si potenzierà nel prossimo futuro.
Ma la notizia che è scaturita da questo incontro, e annunciata dal cardinale Gugerotti, è la costruzione di una nuova chiesa cattolica a Baku, con il sostegno del governo azero e della Fondazione Heydar Aliyev, a dimostrazione della volontà del Paese di essere un esempio di una politica multiculturale.
Fa sorgere una serie di dubbi la dichiarazione dell'esponente della Chiesa Cattolica che definisce la politica multiculturale portata avanti dal governo di Aliyev un importante passo verso la pacifica convivenza dei rappresentanti delle diverse religioni nel Paese e per la libertà di religione che rappresentano il più grande contributo alla pace. Peccato che pace e la libertà, riferiti all'Azerbaijan, suonino come degli ossimori.
Anar Alakbarov ha sottolineato che il Presidente della Fondazione Mehriban Aliyeva attribuisce particolare importanza ai legami con il Vaticano. È stato elogiato l'accordo di cooperazione firmato tra il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e la Fondazione Heydar Aliyev in merito ai lavori di restauro da realizzare a San Paolo fuori le Mura, descrivendolo come un indicatore di stretta cooperazione tra l'Azerbaijan e il Vaticano.
Non solo: il cardinale ha proposto di organizzare giornate culturali azere in Vaticano, mostre e concerti, di farsi promotori di scambi reciproci tra specialisti di vari settori, nell'ambito di progetti di collaborazione con la Fondazione Heydar Aliyev.
(Foto Fondazione Heydar Aliyev)
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