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L'Armenia rischia di essere la prossima vittima della Nato

Aggiornamento: 17 giu


Letizia Leonardi (Assadakah News) - Dopo l'Ue, impoverita dalla guerra Russo-Ucraina, fatta per procura per volere dell'America di Biden e dal Regno Unito, la prossima vittima della Nato rischia di essere proprio la Repubblica d'Armenia. Il premier armeno Nikol Pashinyan si starà forse facendo tentare come Ulisse, dall'Unione Europea-Calipso e dall'America-Nato-Circe?

La cosa certa è che Yerevan si sta sempre più allontanando da Mosca. Vero è che la Russia non ha di certo arginato l'aggressione azera nel Nagorno Karabakh ma era già iniziato l'ammiccamento a Occidente del governo di Yerevan. Di fatto l'autoploclamata repubblica d'Artsakh si è trovata quindi sola a combattere ad armi impari contro il colosso azero, appoggiato dalla Turchia. L'Armenia sta voltando le spalle alla Russia, nonostante quest'ultima sia la principale importatrice delle produzioni armene. E nonostante Pashinyan non abbia ricevuto dall'America e dall'Unione Europea alcuna promessa di aiuti certi, sia in settori commerciali, che sul fronte della protezione dalla politica aggressiva ed espansionista di Baku, sono sempre più insistenti le voci di una prossima uscita dell’Armenia dal ODKB (Organizatsija Dogovora o Kollektivnoj Bezopasnosti-Organizzazione dell’accordo sulla sicurezza collettiva: Russia, Bielorussia, Armenia, Kazakhstan, Kirgizija, Tadžikistan). Tutte mosse azzardate. Se il buongiorno si vede dal mattino, l'Armenia non potrà avere alcuna speranza di essere la prossima Ucraina, aiutata dalla Nato e dall'Ue fino all'inverosimile. Non si sa cosa ci sia sotto questo aiuto incondizionato all'Ucraina. Non può essere per far rispettare il diritto all'autodeterminazione dei popoli perché allora valeva anche per il Nagorno Karabakh. Questo assurdo dispiegamento di forze occidentale per l'Ucraina non può essere motivato dalla tesi che ci propinano che altrimenti la Russia, dopo l'Ucraina potrebbe invadere altri Paesi, perché sono tutti Paesi che fanno parte della Nato e quindi sono inattaccabili. Se fosse per questo come mai nessuno interviene contro l'invasione azera di territori sovrani dell'Armenia? C'è qualcosa e anche più di qualcosa che non torna. Gli armeni sono stati sempre lasciati soli e questo dovrebbe essere un motivo di riflessione per il premier Nikol Pashinyan che, da diversi mesi ha una situazione interna molto complicata con continue manisfestazioni di chi chiede le sue dimissioni. Se il principio dell'autoderteminazione dei popoli non è valso a muovere la Comunità Internazionale per salvare il Nagorno Karabakh e nemmeno l'invasione azera di territori sovrani della Repubblica d'Armenia sta provocando reazioni indignate dell'Occidente cosa fa pensare al governo di Yerevan, che la situazione possa improvvisamente cambiare rotta? Questi sono pericolosi segnali di un continuo disinteresse. Nei giorni scorsi ci sono stati anche decine di feriti e arresti. Il popolo armeno non ha gradito la resa e la consegna del Nagorno Karabakh all'Azerbaijan, non accetta inoltre altre cessioni a Baku di regioni che fanno parte del territorio sovrano della Repubblica d'Armenia. Non c'è che dire: l'America, la Nato e l'Ue sono delle ammiccanti sirene che hanno portato guerre, finora a casa d'altri. Di questo passo l'Armenia rischia di cadere dalla padella nella brace. E in Occidente morirà Sansone con tutti i Filistei.

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