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Kuwait – Una panoramica su un Paese da sogno

Roberta Adesso - Il Kuwait si è costituito in Sceiccato nel 1756 con a capo la dinastia degli Al Sabah e sviluppatosi intorno alla città omonima; il Kuwait entra gradualmente nella sfera di influenza dell’Impero ottomano per sottrarsi ad essa nel 1899 quando l’emiro Mubarak Al-Kabir (1896-1915) sottopone volontariamente il Kuwait al protettorato britannico.

Se vi recherete in Kuwait immediatamente percepirete il contrasto tra un’appartenenza alla tradizione araba che si concilia con un fairplay anglosassone e proprio questa settimana il Paese celebra il suo sessantaduesimo anniversario del National Day e il 32 anniversario della Liberazione: infatti raggiunta l’indipendenza nel 1961 sotto l’emiro Abdullah Al Salem (1950-1965), il Kuwait, rigettate le rivendicazioni territoriali avanzate dall’Iraq, viene ammesso nella Lega Araba (1961) e nelle Nazioni Unite (1963). Sul piano interno il Paese si dota di una Costituzione che instaura un sistema parlamentare elettivo (Assemblea Nazionale) unico nell’Area del Golfo.

Sotto la guida dell’emiro Sheikh Jaber Al-Ahmad Al-Jaber Al-Sabah (1978-2006), il Kuwait ha un ruolo di primo piano nella creazione (1981) e nel successivo consolidamento del Consiglio di Cooperazione del Golfo: indimenticabile il suo certosino lavoro di pacificatore tra l’Arabia Saudita e il Qatar nella recente crisi del 2017.

Negli ultimi anni il Kuwait, guidato dal gennaio 2006 dall’Emiro Sheikh Sabah Al-Ahmad Al-Jaber Al-Sabah, entra, grazie anche al costante aumento delle quotazioni del greggio, in una nuova fase di forte crescita economica e demografica. Abitato da circa 4,2 milioni di abitanti (di cui quasi 2,5 milioni di stranieri) e con un prodotto interno lordo che nel 2015 supera i 130 miliardi di dollari USA (stime del FMI) il Kuwait e’ oggi un partner politico ed economico di sempre maggior rilievo per l’Italia.

Il Paese gode di un elevato reddito pro-capite, stimato essere nel 2022 di 76.271 USD per abitante (il terzo tra i Paesi arabi dopo il Qatar e gli Emirati Arabi Uniti). L’economia kuwaitiana è incentrata sulla produzione petrolifera e si trova nella “top 10” dei produttori ed esportatori mondiali di greggio. Le riserve petrolifere, stimate in 101 miliardi di barili, sono pari a circa il 6% di quelle mondiali. Il Paese, nonostante gli sforzi del governo per diversificare il sistema economico, si conferma quasi esclusivamente esportatore di petrolio e derivati, ed importa la quasi totalità dei manufatti, non esistendo ancora una vera e propria industria manifatturiera.

Il Kuwait ha il più antico Fondo Sovrano del mondo (1953), gestito attualmente dalla Kuwait Investment Authority (K.I.A.), con assets di circa 592 miliardi di USD investiti in tutto il mondo, principalmente in America, Europa ed Asia, con importanti investimenti anche in Italia.

L’export italiano in Kuwait nel 2021 è stato di circa 1,5 miliardi di euro (+63,9% rispetto all’anno precedente) e nei primi 2 mesi del 2022 c’ è stato un incremento del 92,04% delle esportazioni italiane rispetto ai primi 2 mesi del 2021. Nel 2021 le prime voci di export italiano sono state: altri mezzi di trasporto (586 mln di euro), computer e prodotti di elettronica ed ottica (200 mln di euro), macchine e apparecchiature (151 mln di euro), prodotti alimentari (66 mln di euro) e apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (65 mln di euro).

Tra i settori di maggior interesse quello delle Costruzioni e infrastrutture è oggetto di notevoli interventi governativi, nell’ambito del miglioramento delle infrastrutture e di numerosi progetti di edilizia abitativa unitamente al settore sanitario: uno dei pilastri del piano Kuwait Vision 2035 “New Kuwait” è la creazione di un’assistenza sanitaria di primo ordine: miglioramento dei servizi e sviluppo della formazione dei lavoratori nazionali all’interno del sistema di assistenza sanitaria (obiettivo: + 8.000 letti ospedalieri).La spesa sanitaria rimane quindi una priorità per il governo. Il Kuwait ha assegnato progetti per un valore di 11 miliardi di dollari nella costruzione di nuove infrastrutture per l'assistenza sanitaria.

I progetti di costruzioni e infrastrutture, sia attuali che futuri, sono realizzati sotto la guida del Kuwait Masterplan-Versione 3, che prevede uno sviluppo fino al 2030 nel settore housing, commerciale, spazio per tempo libero, trasporto e utilities, in vista di una notevole crescita demografica. I suoi obiettivi principali sono: • Disponibilità di 1,285 milioni di posti di lavoro • Completamento di almeno 315.000 nuove unità abitative private • Un totale di 580 scuole • Piú di 8.600 letti di ospedale • Capacità di 618 milioni galloni giornalieri di desalinizzazione • 19.330 MW di capacità produttiva di elettricità.

Il giorno prima del meraviglioso ricevimento all’Hotel Cavalieri di Hilton a Roma per celebrare il National Day l’Ambasciatore del Kuwait in Italia, Nasser Sanhat Alqahtani ha avuto un cordiale incontro con Il Segretario Generale, Amb. Ettore Francesco Sequi: l’Amb. Sequi e l’Amb. Alqahtani hanno evidenziato l’ottimo stato dei rapporti bilaterali e concordato sulla volontà di rafforzare ulteriormente la tradizionale amicizia tra i due Paesi e i rispettivi popoli. In tale prospettiva, l’Amb. Sequi ha ricordato la tradizionale cooperazione tra Italia e Kuwait nel settore della difesa, rappresentando all’interlocutore la disponibilità italiana di approfondire ulteriormente i legami commerciali – l’Italia è attualmente il primo partner commerciale del Kuwait in Europa e il settimo a livello globale – e culturali, da raggiungere dando una dimensione strutturata al dialogo bilaterale.

L’Amb. Sequi e l’Amb. Alqahtani hanno passato in rassegna anche i temi dell’agenda regionale, concordando sulla necessità di rafforzare i canali di dialogo per favorire l’elaborazione di una risposta composita alle molteplici sfide presenti nella regione. In tal senso, l’Amb. Sequi ha espresso apprezzamento per l’approccio moderato e inclusivo che ha reso l’Emirato un punto di riferimento nella risoluzione mediata delle crisi regionali, esortando il Kuwait a cogliere ogni opportunità per facilitare il raggiungimento della pace e della stabilità nella regione.

Infine a suggellare il forte legame tra i due Paesi c’è la cooperazione in campo archeologico fra Italia e Kuwait che è stata ulteriormente rinsaldata grazie alla firma di due importanti intese fra il Consiglio Nazionale per la Cultura, le Arti e la Letteratura del Kuwait, l’Università di Perugia e l’Università La Sapienza di Roma.

A margine della firma delle due Intese, l’Ambasciatore in Kuwait, Carlo Baldocci, ha sottolineato come “studio e valorizzazione del patrimonio storico-culturale siano elementi qualificanti della collaborazione fra Italia e Kuwait. Le storie di successo della cooperazione bilaterale fra i due Paesi spaziano in questo filone di attività dall’archeologia alla progettazione urbana, come è stato ad esempio per il lavoro condotto da parte italiana anche sul Suq di Kuwait City, testimoniando una relazione che si è consolidata negli anni ed è destinata a continuare a crescere”.

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