Assadakah News Agency - La associazione italo-araba Assadakah si unisce alla comunità internazionale nelle felicitazioni alla popolazione del fraterno Kuwait in occasione delle festività per la Giornata Nazionale che ricorda l’ascesa al trono dello sceicco Abdullah Al-Salem Al-Sabah detto “Mubarak” (il Grande) il 25 febbraio 1950, protagonista del processo che ha portato il Paese del Golfo all’indipendenza, nonché la morte avvenuta nel 1965.
Le origini del Kuwait risalgono a un piccolo villaggio di pescatori sulle rive del Golfo, diventato, grazie alla posizione strategica, un importante centro si scambio commerciale e celebre per la costruzione di barche in tutto il Medio Oriente.
Fu la famiglia Al-Sabah che, nel 1756, diede inizio alla dinastia che ancora oggi guida il Kuwait, attraverso i più importanti avvenimenti, fra cui quelli che hanno segnato il passaggio fra 19° e 20° secolo, quando il Kuwait divenne protettorato britannico per sottrarsi alla morsa dell’impero ottomano.
Grazie alla guida dello sceicco Abdullah Al-Salem Al-Sabah, il 19 giugno 1961 il Kuwait ottenne l’indipendenza attraverso l’azione diplomatica incruenta che portò anche ad accordi commerciali amichevoli. I festeggiamenti per l’avvenimento furono in seguito posposti di un mese a causa del clima torrido e nel 1963 la data venne ufficialmente fissata al 25 febbraio, giorno dell’ascesa al trono dello sceicco Abdullah Al-Salem Al-Sabah, la cui morte avvenne nello stesso giorno del 1965.
Le festività sono caratterizzate da un clima di allegria, dall’esposizione della bandiera nazionale in tutto il Paese, dove ogni co lore simboleggia le fasi del processo di indipendenza, che comunque ha anche avuto periodi drammatici: il nero rappresenta la sconfitta del nemico, il bianco la pace, il verde la fertilità, il rosso a lotta armata, uniti nell’orgoglio di un unico Paese compatto. Vengono decorate le facciate delle case, si tengono celebrazioni con fuochi pirotecnici, grandi raduni pubblici con cibo, musica, danze, giochi di vario tipo nei parchi e sulle piagge, in abito tradizionale. Per altro, il Kuwait ha segnato un record nel 2019, esponendo la bandiera vivente più grande del mondo, lunga 2.19 metri e formata da oltre 4.000 giovani.
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