top of page

Kazakistan – Roma, proiezione del film "Bauryna Salu"

Immagine del redattore: Patrizia BoiPatrizia Boi

Aggiornamento: 7 ore fa

Baurynu Salu del regista Kazako Askhat Kuchinchirekov
Baurynu Salu del regista Kazako Askhat Kuchinchirekov

Patrizia Boi (Assadakah News) - Dal 23 al 26 marzo 2024 si è tenuto a Khanty-Mansiysk, in Siberia, il 22° Festival internazionale del film d'esordio Spirit of Fire, nell'ambito del piano della presidenza BRICS russa nel 2024, che ha presentato i migliori film di registi russi e di altri 10 paesi sul tema “Il linguaggio speciale del cinema nazionale nei BRICS”. La Direzione del Festival è di Emir Kusturica.

Emir Kusturica durante il Festival Spirito del Fuoco
Emir Kusturica durante il Festival Spirito del Fuoco

Il film vincitore del Festival Baurynu Salu del regista Kazako Askhat Kuchinchirekov è stato trasmesso in prima visione in Italia alla Casa Russa a Roma.


Secondo la vecchia tradizione nomade, Bauyryn Salu, il protagonista del film, Ersultan, dopo la nascita, è stato affidato alla nonna per essere educato al rispetto e al lavoro secondo i valori della tradizione degli antenati. Allevato lontano dai suoi genitori non comunica con loro fino alla morte della nonna, avvenuta alla tenera età di 12 anni, sua nonna morì. Ma quando Ersultan torna alla sua famiglia, che conosce a malapena, si trova spesato e deve dar luogo a una difficile trasformazione nel tentativo di ristabilire i legami con i suoi genitori, soprattutto col padre.

Il Regista Kazako Askhat Kuchinchirekov, premiato al Festival Spirit of fire
Il Regista Kazako Askhat Kuchinchirekov, premiato al Festival Spirit of fire

Lo scorso 17 febbraio alle ore 18:30 il film è stato presentato alla Casa russa a Roma come film vincitore della rassegna internazionale siberiana.

La Direttrice della Casa Russa a Roma, Daria Pushkova con Askar Yermukhan, consigliere dell'Ambasciata del Kazakistan in Italia
La Direttrice della Casa Russa a Roma, Daria Pushkova con Askar Yermukhan, consigliere dell'Ambasciata del Kazakistan in Italia

La Direttrice della Casa Russa a Roma, Daria Pushkova, ha aperto la serata presentando gli ospiti intervenuti:


«Prosegue alla Casa Russa a Roma la proiezione di pellicole provenienti dal Festival del Fuoco in Siberia. Nel 2024 la presidenza russa dei Paesi BRICS ha segnato un anno di importanti iniziative culturali. Lo scorso anno abbiamo inaugurato una mostra dedicata agli artisti contemporanei dei Paesi BRICS e, nell’ambito di questo progetto, abbiamo presentato ai nostri ospiti il film "Kuba, Marina" (2024), il dramma russo diretto da Konstantin Bogoslavsky, vincitore del Premio del Direttore del Festival cinematografico "Spirit of Fire 2024".

Il lavoro è stato molto apprezzato e questo ci ha spinto a proporre altri film premiati nel festival.


Questa sera proiettiamo Baurynu Salu del regista Kazako Askhat Kuchinchirekov, vincitore del Grand Prix del concorso 2024 e selezionato dal Kazakistan per il Premio Oscar nella categoria Miglior Film Straniero. Con noi è presente Askar Yermukhan, consigliere dell'Ambasciata del Kazakistan in Italia».

Askar Yermukhan, consigliere dell'Ambasciata del Kazakistan in Italia
Askar Yermukhan, consigliere dell'Ambasciata del Kazakistan in Italia

Intervento di Askar Yermukhan, Consigliere della Ambasciata del Kazakistan in Italia, incaricato della Cooperazione culturale e umanitaria:


«Cari amici, mi chiamo Askar Yermukhan e sono il consigliere dell'Ambasciata del Kazakistan in Italia. A nome dell'Ambasciata, desidero ringraziare il Centro Russo di Scienza e Cultura di Roma per l’invito a questo evento. Siamo molto felici che Baurynu Salu abbia vinto lo "Spirit of Fire International Film Festival " e sia stato nominato agli Oscar 2025.


Vorrei parlare brevemente della tradizione kazaka del Baurynu Salu. Secondo questa usanza, i giovani genitori affidano il loro primogenito alle cure dei nonni o di altri parenti anziani. Di solito, il bambino viene separato dalla famiglia già a sei mesi o anche prima. Crescendo, potrà scegliere se restare con i nonni o tornare dai genitori, ma spesso preferisce restare con loro, poiché i legami con i genitori si affievoliscono col tempo.


I kazaki hanno mantenuto questa tradizione perché ritengono che gli anziani, avendo maggiore esperienza, siano più adatti all’educazione dei bambini. Per questo motivo, accolgono e crescono più nipoti, garantendo loro un’educazione solida e un ruolo attivo nella società.


Sono molto felice che questa tradizione sia stata raccontata nel film Baurynu Salu e abbia ottenuto un riconoscimento così prestigioso. Vi ringrazio per essere qui questa sera e vi auguro una piacevole visione. Grazie mille!»

La Direttrice della Casa Russa a Roma Daria Pushkova
La Direttrice della Casa Russa a Roma Daria Pushkova

Dopo aver ascoltato il significato profondo della tradizione kazaka raccontata nel film, la Pushkova ha effettuato un interessante confronto con l’Italia, dove i nonni spesso partecipano attivamente alla crescita dei nipoti. Il regista del film ha definito la sua opera come un'autobiografia e, per approfondire il tema e il festival, la Direttrice ha presentato anche Yana Maltseva, arrivata direttamente dalla Siberia.

Yana Maltseva, Vicedirettore per le Attività e gli Eventi Teatrali, Registici e Produttivi presso Centro Concertistico e Teatrale "Ugra-Classic
Yana Maltseva, Vicedirettore per le Attività e gli Eventi Teatrali, Registici e Produttivi presso Centro Concertistico e Teatrale "Ugra-Classic

Intervento di Yana Maltseva, Rappresentante della Direzione esecutiva del Festival del Fuoco in Siberia nonché Vicedirettore per le Attività e gli Eventi Teatrali, Registici e Produttivi presso Centro Concertistico e Teatrale "Ugra-Classic":


«Sono molto felice di salutare tutti voi presenti alla proiezione del "Spirit of Fire International Film Festival". Da 23 anni il nostro festival scopre e promuove giovani talenti, portandoli in giro per il mondo. Nel corso degli anni, registi celebri come Aleksander Buzlov, Aleksej Alekseevič German, Petr Zelenka e persino Jack Nicholson hanno partecipato al nostro festival.


Questa sera presentiamo il film del regista kazako Askhat Kuchinchirekov, che ha scelto un approccio molto immersivo: tutti gli attori hanno vissuto per un anno e mezzo nell’ambiente in cui si svolgevano le riprese. Il nostro festival ha sempre dato grande valore alla tradizione e alla famiglia, temi molto cari anche al nostro presidente Emir Kusturica.


Se siete curiosi di scoprire i nuovi talenti di quest'anno, il 9 marzo ci sarà una proiezione in diretta con sottotitoli. Qui potete trovare il QR code per il sito del festival. Inoltre, siamo felici di svelarvi un piccolo segreto: anche quest’anno un film kazako è tra i finalisti, con la possibilità di vincere il premio principale!»

La Direttrice della Casa Russa Daria Pushkova con Yana Maltseva, Rappresentante della Direzione esecutiva del Festival del Fuoco in Siberia
La Direttrice della Casa Russa Daria Pushkova con Yana Maltseva, Rappresentante della Direzione esecutiva del Festival del Fuoco in Siberia

Riprende la parola Daria Pushkova:


«Il concorso Spirit of Fire si svolgerà dal 5 al 9 marzo a Khanty-Mansiysk. Prima di iniziare la proiezione, vi ricordiamo che il festival continua anche domani con il film Latin, vincitore del premio per il miglior attore. Questo film affronta il tema della crescita personale di un adolescente, risultando adatto sia ai genitori che ai più giovani.


Infine, annunciamo due importanti eventi futuri:


Il 21 febbraio si terrà un concerto dedicato a Dmitrij Dmitrievič Šostakovič, Compositore e pianista, in occasione degli 80 anni dalla Vittoria nella Grande Guerra Patriottica. Giovani musicisti italiani eseguiranno sue composizioni e brani di altri autori russi, nell'ambito di un nuovo progetto in collaborazione con la scuola di musica Avos Project. Il concerto avrà luogo ogni mese per quattro mesi.


Il 27 febbraio celebreremo i 165 anni dalla nascita di Anton Pavlovič Čechov, scrittore e drammaturgo, con un evento speciale nei nostri salotti letterari e musicali.


Tutti gli appuntamenti inizieranno alle 18:30. Vi auguriamo una buona visione e una splendida settimana!»

Baurynu Salu una sorta di autobiografia del regista Kazako Askhat Kuchinchirekov
Baurynu Salu una sorta di autobiografia del regista Kazako Askhat Kuchinchirekov

Ma veniamo al film della giornata Baurynu Salu una sorta di autobiografia del regista Kazako Askhat Kuchinchirekov. La prima impressione che si ha alla visione di questa pellicola è infatti quella di far parte della storia che si sta raccontando.


Attraverso le immagini suggestive e poetiche proiettate sullo schermo, accompagnate da un linguaggio essenziale e dai rumori in sottofondo che immergono il pubblico nelle vicende di quel luogo e di quel tempo remoto, lo spettatore viene catapultato nel cuore del protagonista ed è come se entrasse in contatto empatico con la sua parte più profonda. la narrazione si snoda in maniera talmente convincente che potremmo affermare per dirla con Stanislavskij:


«È vero, ci credo».


Konstantin Sergeevič Stanislavskij utilizzava più frequentemente per incalzare i suoi attori, tutte le volte che nella recitazione non erano a suo avviso credibili, l'esclamazione «Ne Veryu! – Non ci credo!» e forse lo avrà fatto infinite volte anche Kuchinchirekov con un risultato eccellente perché l'interpretazione di ogni attore in ogni scena è assolutamente veritiera, anzi sono vere anche le scene, i luoghi dove sono girate, gli oggetti presenti in scena, i rumori, i suoni, ogni espressione facciale di protagonisti, attori secondari, comparse.

Il protagonista del film Baurynu Salu del regista Kazako Askhat Kuchinchirekov
Il protagonista del film Baurynu Salu del regista Kazako Askhat Kuchinchirekov

Un altro aspetto che mi interessa mettere in rilievo è che il Regista non giudica nulla, parla solo attraverso le espressioni di fatica e di dolore dei suoi personaggi, ma anche attraverso il rispetto per gli anziani, le azioni quotidiane, i compiti, il contatto con gli animali, con la natura, con gli altri ragazzi.


Ci sono due generazioni a confronto, i giovani educati dagli anziani e il ruolo degli anziani. Il paragone con le stesse generazioni nell'universo occidentale nasce spontaneo.


I giovani oggi hanno perso quella conoscenza antica dei tempi e dei luoghi, della azioni quotidiane per la sopravvivenza, delle usanze e della credenze dei propri antenati, quelle che per i romani erano le regole del mōs maiōrum così care a Catone, quella sacralità dei gesti e quei riti che si credeva proteggesse dalle forze dell'occulto, in quanto espressione del soprannaturale e della volontà divina. I mores, come sistema di credenze e di valori universalmente riconosciuti e unanimemente condivisi all'interno della civiltà romana, informavano a sé, l'agire pubblico e privato dell'individuo.

Durante la proiezione, pubblico e scene


E questo accade nel film, il giovane non discute gli ordini del padre (vedi l'atteggiamento del fratello di Ersultan) ma sono connaturati alla sua natura, nel senso che sono stati talmente introiettati dalla sua educazione che non pensa si possa agire diversamente. Solo Ersultan, educato dalla nonna in un altro contesto, altrettanto tradizionale ma di un differente villaggio senza montagna, cavalli, neve e scoscesi pendii, osserva, con spirito critico che non viene evidenziate dalle parole, ma solo da gesti impercettibili (come l'osservare la foto dei genitori al buio dove si immagina che la sua mente cominci a prendere le distanze dalla idealizzazione che ne aveva fatto nell'infanzia) che non era così come se lo era immaginato.


Il protagonista del film Baurynu Salu del regista Kazako Askhat Kuchinchirekov
Il protagonista del film Baurynu Salu del regista Kazako Askhat Kuchinchirekov

Siamo in un paese lontano del Kazakistan eppure nella mia infanzia e adolescenza sarda ho vissuto molti di quei momenti, quando andavo a trovare i miei nonni in un paesino sperduto della Sardegna. Il duro lavoro era lo stesso, con le bestie, con i campi, con le faccende domestiche, con le credenza religiose (stavolta cristiane, mentre quelle kazake sono musulmane), con la faccia sporca dei miei zii e cugini dopo una dura giornata di lavoro, con il canto del gallo mattutino, la gallina spennata e il pranzo condiviso con tutti i presenti, familiari e ospiti. Ricordo anche i ragazzi che andavano a fare il bagno al lago, esattamente la stessa scena di Ersultan e il suo amico, una condivisione di gioia nell'acqua.



Spettatori attenti al discorso del Rappresentante dell'ambasciata del Kazakistan Askar Yermukhan


È come se i flashback nella mia mente si mescolassero a quelli del regista e non ci fosse differenza tra le sue sensazioni e quelle di un adolescente di campagna vissuto dall'altro capo del mondo. La caratteristica comune è una grande pazienza, una volontà senza pari, la capacità di ascoltare l'altro e di vivere attivamente.


Certo non è tutto oro quello che luccica, tra una incomprensione e l'altra, sembra dirci il regista soprattutto nella scena finale che spariglia le carte dell'accondiscendenza con un solo gesto: il pianto. Non voglio svelare di più sul coup de théâtre finale, un capolavoro di intelligenza che non è detto che lo spettatore abbia interpretato nello stesso modo.


Una Regia impeccabile, senza sbavature, senza finzioni e senza effetti speciali, un ritorno al passato anche come stile, così lontano dai nostri giorni, così vicino alle nostre anime millenarie. E alla fotografia darei davvero un 10 e Lode.

Daria Pushkova con i suoi ospiti, la centro Yana Maltseva, Rappresentante della Direzione esecutiva del Festival del Fuoco in Siberia


Alla 23° Edizione Festival Internazionale del Film d'esordio Spirito del Fuoco 2025 in programma dal 5 al 9 marzo prossimo sempre a Khanty-Mansiysk, sta per ripetersi il miracolo, anche in questa edizione è stato selezionato un film kazako e se ancora esiste la meritocrazia, vinca davvero il migliore!


Del resto siamo in un contesto internazionalità che deve accontentare la visione di tutti: i partecipanti invitati alle discussioni per il 2024, infatti, provenivano da molti paesi: l'Addetto Culturale dell'Ambasciata dell'Iran in Russia Masoud Ahmadvand, il regista e attore Behrouz Shoaybi, la governatrice del Distretto Autonomo dei Khanty-Mansi – Jugra Natalia Komarova, il Direttore Generale di Central Partnership Vadim Vereshchagin, il regista e produttore generale di PROFIT Igor Tolstunov, il produttore generale del cinema online KION Igor Mishin, il Direttore del Dipartimento di Cinematografia e Sviluppo Digitale del Ministero della Cultura della Federazione Russa Dmitry Davidenko, la responsabile della distribuzione e del marketing della National Film Development Corporation dell’India Deepti Chawla, il proprietario e fondatore dell'Abu Dhabi Art Hub Ahmed Saleh Al Yafei, il Rettore dell'Istituto Statale Panrusso di Cinematografia S.A. Gerasimov Vladimir Malyshev e lo sceneggiatore Andrey Zolotarev.


Askhat Kuchinchirekov

Askhat Kuchinchirekov, Autore e Regista del film Baurynu Salu, vincitore del Festiva del Fuoco 2024 in Siberia
Askhat Kuchinchirekov, Autore e Regista del film Baurynu Salu, vincitore del Festiva del Fuoco 2024 in Siberia

Regista, attore. Nato nel 1982. Si è laureato all'Accademia Nazionale di Cinema del Kazakistan con un diploma in Regia. Ha iniziato la sua carriera cinematografica interpretando il ruolo principale nel film di Sergei Dvortsevoy Tulip (2008, Gran Premio della sezione Un Certain Regard al 61° Festival di Cannes), continuando la sua collaborazione con Dvortsevoy come attore e assistente alla regia nel film Aika (2018, in competizione al 71° Festival di Cannes, nomination all'Oscar nella categoria Miglior Film Straniero). Il cortometraggio come Regista e Produttore di Askhat Kuchinchirekov, The Gas Is Running Out, è stato premiato come Best Film al Dubai International Film Festival (2013). Bauyrina Salu è il suo debutto da regista nel lungometraggio.


Comments


bottom of page