Assadakah News Agency - La Tunisia non è un produttore particolarmente prolifico di idrocarburi, ma ospita il gasdotto Transmed, meglio noto come gasdotto “Enrico Mattei”,, attraverso il quale il gas tunisino raggiunge l’Italia. Il primo fornitore di gas all’Italia è infatti l’Algeria, come lo è per altri Paesi europei, con un potenziale che potrebbe soddisfare il fabbisogno di tutta l'Europa centrale, compresa la Germania. In un tale scenario, l’Italia avrebbe poi il ruolo centrale di snodo strategico.
La cooperazione energetica fra Italia e Tunisia rimane comunque un elemento basilare nello scenario economico legato al mercato dell’energia, settore nel quale Bruxelles ha recentemente approvato un finanziamento di 300 milioni di euro. Da non trascurare il fatto che l’Italia è diventata il primo partner commerciale della Tunisia, sorpassando la Francia, e oggi sono quasi mille le aziende italiane che operano in Tunisia, che danno lavoro a circa 70mila persone.
E' inoltre in fase conclusiva il progetto per la posa del cavo sottomarino da 240 km che unirà non solo due Paesi, ma due continenti. In questo quadro, è previsto per l’anno in corso un business forum, incentrato su alcuni settori di particolare interesse per Italia e Tunisia quali il tessile, le energie rinnovabili e la meccanica. La cooperazione fra Italia e Tunisia quindi sarà notevolmente ampliata anche a diversi altri settori, che comprenderanno sicurezza, formazione e lavoro, collaborazione giudiziaria e culturale.
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