Assadakah News Agency - Due paesi decidono di concludere un accordo, riaprire lo spazio aereo e scegliere un vettore aereo italo-libico. La ripresa dei voli diretti e il rafforzamento della cooperazione hanno animato un incontro nella capitale libica, Tripoli, fra il responsabile dell'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile ENAC, Pierluigi De Palma e l'ambasciatore italiano in Libia, S.E.Gianluca Alberini. E’ avvenuto alla presenza del ministro di Stato per la comunicazione e gli affari politici del governo di unità libica, Walid Al-Lafi, e del capo dell'Autorità per l'aviazione civile libica, Muhammad Shlaybek. Da parte sua, l'ambasciata italiana a Tripoli ha descritto la partnership italo-libica dell'aviazione civile.
La delegazione italiana ha informato la parte libica della decisione del governo italiano di revocare il divieto all'aviazione civile libica, dopo aver completato le condizioni tecniche e di sicurezza.
Libia e Italia hanno concordato di concludere un accordo e un memorandum d'intesa, riaprire lo spazio aereo tra i due Paesi e scegliere un vettore aereo libico e uno italiano per riprendere i voli da e per l'Italia entro il prossimo agosto, a condizione che i primi voli commerciali diretti i voli dalla Libia per l'Italia decolleranno il prossimo settembre.
Il capo del governo di unità libica, Abdel Hamid al-Dabaiba, attribuisce grande importanza a quest’occasione, per i suoi effetti positivi che facilitano la circolazione dei libici e sostengono le relazioni economiche tra Libia e Italia.
Attualmente ci sono alcune compagnie aeree che operano voli da e per la Libia, sottolineando la sofferenza della Libia per oltre un decennio di caos e conflitti a seguito della deposizione di Muammar Gheddafi nel 2011, e con problemi nelle infrastrutture.
In effetti, la guerra ha danneggiato piste e strutture, ma c'è anche un grande progetto di ristrutturazione in cui le aziende italiane possono essere rivitalizzate. La decisione è arrivata dopo un incontro tra funzionari libici e italiani, il giorno dopo che i team tecnici di entrambe le parti hanno discusso i risultati di una visita sul campo avvenuta a maggio per verificare le misure di sicurezza negli aeroporti libici. I voli dalla Libia erano precedentemente limitati a destinazioni come Tunisia, Giordania, Turchia, Egitto e Sudan, mentre l'Unione Europea aveva vietato all'aviazione civile libica di entrare nel suo spazio aereo.
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