Miryam Muhm - Questa sera, 16 giugno, nella residenza dell’Ambasciata del Libano a Roma, si è svolto un importante evento, durante il quale è stato dato ampio spazio al linguaggio artistico che, come quello musicale, è un linguaggio comune agli uomini. L’arte unisce e non divide, come può fare la parola, e lo ha dimostrato con estrema raffinatezza ed eleganza l’Ambasciatrice del Libano S. E. Mira Daher durante la serata, alla presenza dell’Ambasciatore giordano S. E. Kais Abu Dayyeh e di personaggi della cultura sia araba che italiana. L’evento ha ripercorso l’attività di due artisti italiani, Micaela Legnaioli e Franco Losvizzero, le cui opere sono in mostra attualmente, e fino alla fine del mese, nella capitale libanese, grazie anche all’operato dell’associazione Rebirth Beirut.
“Hole”, il titolo dato all’evento artistico a Beirut, sta a rappresentare quel vuoto o meglio quella ferita, che può essere sia personale, come tiene a precisare Franco Losvizzero, specie se si tratta di traumi famigliari, ma che può anche essere una ferita collettiva, se si pensa a quella inferta alla collettività libanese dall’esplosione avvenuta nel porto di Beirut il 4 agosto di tre anni fa.
Il tempo ha consentito al Libano di risorgere dalle ceneri, come ha sottolineato l’Ambasciatrice Mira Daher, e di costruire la propria resilienza anche grazie a quel linguaggio internazionale che è l’arte. Sia le opere in metallo di Micaela Legnaioli, che i dipinti e le sculture di Franco Losvizzero servono quindi a rafforzare il secolare ponte virtuale che collega tra loro le civiltà mediterranee e in particolare l’Italia al Libano. “Hole” è anche un tunnel che collegando tra loro memorie ancestrali, consente al contempo di guardare oltre, verso il futuro, come ha evidenziato Micaela Legnaioli.
L’Ambasciatrice Mira Daher, ha sottolineato con forza proprio quest’ultimo aspetto quando ha ribadito che l’Italia è per i libanesi una seconda patria: “L’Italia è sempre stata vicina al Libano e ci ha sempre dato tanto. L’Italia ci ha dato l’arte, la bellezza, la cultura, ma soprattutto la pace, come ci hanno mostrato gli italiani, grazie all’UNIFIL, in Libano. Non potremo ringraziarli mai abbastanza. Gli italiani sono i migliori rappresentanti delle forze di pace internazionali e gli italiani sono anche coloro che meglio rappresentano la bellezza nel mondo”.
Ancora una volta, l’ambasciatrice della Repubblica del Libano, S.E. Mira Daher, conferma il proprio impegno nel rafforzare la cooperazione culturale e i rapporti diplomatici fra le due sponde del Mediterraneo, con la presentazione di due artisti italiani. Micaela Legnaioli e Franco Losvizzero, in un evento che testimonia i profondi legami fra Libano e Italia.
Nella elegante cornice dell’ambasciata libanese a Roma, ha avuto luogo l’iniziativa che già ha avuto gande successo a Beirut lo scorso 9 giugno allo Spazio Culturale Rebirth, nel quartiere Gemmayzeh, con il patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura della capitale libanese, e che è stato un chiaro esempio del profondo rapporto che lega due culture e due popoli in un futuro comune, il superamento di ogni barriera e manifesto della diversità che unisce anziché distanziare.
Soprattutto un esempio della rinascita che il popolo libanese vuole, e con pieno diritto, per una ripresa che porti il Paese fuori dalla crisi in atto da troppo tempo. L’evento di Roma è stato fortemente voluto e personalmente curato dalla ambasciatrice Mira Daher: una esposizione artistica che ha coinvolto Micaela Legnaioli e Franco Losvizzero, che si sono fatti testimoni dell’iniziativa.
Comments