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Italia-Francia: nuova intesa per la ripresa?

Assadakah News - Un Patto di Stabilità in Europa per spingere la ripresa. Il premier italiano Mario Draghi e il presidente francese Emmanuel Macron hanno redatto un documento, condiviso con altri leader europei, per chiedere la riforma del Patto di Stabilità.

L’obiettivo di Italia e Francia è il superamento dei vincoli contenuti nell’accordo internazionale per sostenere la ripresa economica. Nel testo a firma Draghi e Macron si legge: “L’Unione Europea è stata spesso accusata di fare troppo poco e agire troppo tardi nell’affrontare le crisi. La risposta collettiva alla recessione causata dal Covid-19 non è stata né troppo poco, né è arrivata troppo tardi. Ha dimostrato, piuttosto, l’importanza di un’azione tempestiva e coraggiosa, e confermato i benefici del coordinamento nelle politiche tra Paesi e istituzioni”.

Roma e Parigi ricordano poi che per combattere la crisi, i governi europei hanno erogato quasi 1.800 miliardi di euro in aiuti per famiglie e imprese. E che la Bce ha lanciato un programma di stimolo monetario mentre la Commissione ha sospeso le sue regole di bilancio lanciando, insieme ai governi, il programma Next Generation EU da 750 miliardi di euro. “La ripresa è ben avviata. L’economia dell’Ue non è ancora tornata alla traiettoria che aveva prima della pandemia, ma è sulla buona strada per tornare ai livelli pre-crisi nei prossimi mesi. Anche le finanze pubbliche sono in via di risanamento: il rapporto debito–Pil nei Paesi dell’UE si è stabilizzato ed è destinato a scendere nel 2022”. Nel documento si pone poi attenzione alla crisi climatica, alle tensioni geopolitiche in aumento, all’accelerazione tecnologica e alle disuguaglianze. “Su tutte queste tematiche, l’Ue deve agire con rapidità e coraggio. In Italia e in Francia, abbiamo già realizzato riforme ambiziose per proteggere i nostri cittadini e aiutarli a realizzare il loro potenziale, e abbiamo già ottenuto risultati tangibili. Ora dobbiamo andare oltre. Dobbiamo accelerare il programma di riforme e completare questa trasformazione con investimenti su larga scala nella ricerca, nelle infrastrutture, nella digitalizzazione e nella difesa”.

Draghi e Macron parlano della necessità di una strategia condivisa di crescita dell’UE per il prossimo decennio e scrivono che occorre utilizzare la politica di bilancio per proteggere i nostri cittadini e trasformare le nostre economie è stata ed è tuttora un elemento centrale di questa strategia. Dopo aver definito un insieme di principi e di obiettivi macroeconomici comuni, secondo i due leader si dovrà poi discutere quale sia il modo migliore per tradurli in un nuovo quadro di politiche di bilancio adeguato. Nel testo vengono infatti definite troppo opache e eccessivamente complesse. Intanto vengono tacciate di aver limitato il campo d’azione dei governi durante le crisi.

Draghi e Macron aggiungono: “Avremo bisogno di un quadro di politica di bilancio credibile, trasparente e in grado di contribuire alla nostra ambizione collettiva di avere un’Europa più forte, più sostenibile e più giusta. Non c’è dubbio che dobbiamo ridurre i nostri livelli di indebitamento. Ma non possiamo aspettarci di farlo attraverso tasse più alte o tagli alla spesa sociale insostenibili, né possiamo soffocare la crescita attraverso aggiustamenti di bilancio impraticabili”. La strategia deve, semmai, essere quella di mantenere sotto controllo la spesa pubblica grazie a riforme strutturali.

Ricordando che la Commissione Europea ha lanciato una consultazione sul futuro delle regole di bilancio, Draghi e Macron sottolineano l’urgenza di una riforma. “Abbiamo bisogno - scrivono - di più spazio di manovra e di margine di spesa sufficiente per prepararci al futuro e per garantire la nostra piena sovranità. Il debito per finanziare tali investimenti, che certamente gioveranno alle generazioni future e alla crescita di lungo termine, dovrà essere favorito dalle regole di bilancio, dato che questo tipo di spesa pubblica contribuisce alla sostenibilità del debito”. Nel documento si ribadisce anche che l’imminente presidenza francese del Consiglio dell’UE avrà come obiettivo lo sviluppo di una strategia condivisa e completa per il futuro dell’Unione. “L’UE deve ravvivare lo spirito che ha guidato le sue azioni all’inizio della pandemia nel 2020. Una nuova strategia di crescita e, poi, una politica di bilancio rafforzata che vada in questa direzione possono contribuire in modo decisivo a assicurarsi che l’UE abbia i mezzi per agire e realizzare le sue ambizioni”.

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