(Agenzia Nova) - L'ambasciata d'Italia in Algeria e l'Istituto italiano di Cultura di Algeri in collaborazione con il ministero della Cultura e delle Arti algerino inaugurano il 7 settembre la mostra "Mediterranea - visioni di un mare antico e complesso" promossa dal ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Maeci insieme con l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Telespazio/e-Geos del gruppo Leonardo, la Fondazione MedOr e l'Agenzia spaziale europea. L'iniziativa, riferisce un comunicato della Farnesina, rientra nelle attivita' di promozione del Sistema Italia e combina in maniera integrata natura, cultura, arte, innovazione, tecnologia e sostenibilita'. L'inaugurazione della mostra avra' luogo il 7 settembre 2023 alle ore 19:00 presso il Palais de la Culture Moufdi Zakaria. La mostra restera' aperta al pubblico fino al 07 ottobre per poi continuare il suo viaggio nel Mediterraneo che la portera' a toccare vari paesi, tra cui Croazia e Spagna.
La mostra, realizzata a cura di Viviana Panaccia, racconta la storia, la bellezza, i popoli, i miti ma anche le insidie e i contrasti che oggi minacciano il Grande Mare. Il percorso espositivo offerto ai visitatori rappresenta il Mediterraneo in tutta la sua complessita', attraverso la narrazione, su diversi piani, della sua storia con immagini satellitari inedite, foto, video e installazioni site-specific di straordinario impatto emotivo, con l'obiettivo di realizzare una sintesi tra scienza e arte, tra passato
e presente. Il percorso, che include le immagini acquisite dai satelliti della costellazione italiana COSMO-SkyMed oltre a quelle dei satelliti della costellazione europea Copernicus, offre suggestive visioni del Mediterraneo: dalle antiche citta'-porto alle isole del mito, dalle coltivazioni tipiche dell'ulivo, del grano agli sforzi fatti nei territori nordafricani per guadagnare campi coltivati al deserto. I dati e le immagini raccontano l'impatto del riscaldamento globale sul pianeta, dalla riduzione delle precipitazioni alle ondate di calore caratterizzate da lunghi periodi di siccita' alternati a eventi meteorologici estremi, e alterazione degli habitat marini. La mostra vuole rappresentare oggi lo stato di salute di questo mare fornendo dati e immagini che mostrano i segni inequivocabili dei cambiamenti climatici in corso, dati indispensabili per contribuire a individuare quelle criticita' utili a pianificare provvedimenti di tutela e mitigazione e per avviare uno sviluppo sostenibile. Un'occasione per promuovere il dialogo e la cooperazione fra i popoli che abitano la regione, stimolando una profonda riflessione su questo Grande Mare che contribuisca a proteggerne il patrimonio naturale e a rigenerare le sue risorse.