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Palestina - Rilascio di Luisa Morgantini e Roberto Bongiorni

Immagine del redattore: Maddalena CelanoMaddalena Celano

Aggiornamento: 31 gen

Luisa Morgantini incontra il leader palestinese Y. Arafat, anno 1993: dal sito assoapacepalestina.org
Luisa Morgantini incontra il leader palestinese Y. Arafat, anno 1993: dal sito assoapacepalestina.org

Assadakah News - Esprimiamo soddisfazione per il rilascio dell’attivista ed ex vicepresidente del Parlamento Europeo, Luisa Morgantini, e del giornalista del Sole 24 Ore, Roberto Bongiorni, arrestati questa mattina a Tuba, in Cisgiordania, dall’esercito israeliano con l’accusa di essere entrati in una “zona militare”. Tuttavia, denunciamo con forza la detenzione arbitraria di Sami Hureini, attivista palestinese per i diritti umani, e di altri cittadini palestinesi che si trovavano con loro. Tra gli arrestati vi era anche un giornalista iraniano, la cui sorte rimane incerta.


L’intervento dell’Ambasciata italiana a Tel Aviv e del Consolato di Gerusalemme ha permesso il rilascio dei cittadini italiani ed europei, ma non possiamo restare in silenzio di fronte alla sistematica repressione che colpisce attivisti, giornalisti e cittadini palestinesi, sottoposti a trattamenti ingiusti e privati della loro libertà senza giusto processo.


Mentre il governo israeliano continua a dichiarare unilateralmente vaste aree della Cisgiordania come “zone militari”, impedendo così la libera circolazione della popolazione palestinese e degli osservatori internazionali, denunciamo ancora una volta le violazioni dei diritti umani in corso nei Territori Occupati.


Assadakah chiede con urgenza l’immediata liberazione di Sami Hureini e di tutti i detenuti palestinesi arrestati insieme a Luisa Morgantini, nonché la tutela del diritto di cronaca per tutti i giornalisti, compresi quelli internazionali come il reporter iraniano ancora in stato di fermo. La comunità internazionale deve agire con fermezza per garantire il rispetto del diritto internazionale e la protezione dei diritti umani del popolo palestinese.


Chiediamo inoltre al governo italiano di mantenere alta l’attenzione su quanto sta accadendo in Cisgiordania e di intraprendere tutte le azioni diplomatiche necessarie per garantire giustizia e libertà per i detenuti palestinesi e per il giornalista iraniano.

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