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Islam - Poeti e poetesse, spiritualità, lode al Profeta

Immagine del redattore: Patrizia BoiPatrizia Boi
Poeti e Poetesse
Poeti e Poetesse

Patrizia Boi (Assadakah News) - L’Islam non proibì la poesia, a meno che non promuovesse il falso, fomentasse conflitti o fosse in contrasto con gli insegnamenti islamici. Per questo motivo, i poeti musulmani continuarono a comporre versi, ma nel rispetto dei principi della Sharia. Alcuni temi della poesia preislamica scomparvero, lasciando spazio a nuove tematiche, come la spiritualità, la lode al Profeta e il jihad.


Hassan ibn Thabit (رضي الله عنه) fu uno dei più celebri poeti dell’epoca islamica e il poeta ufficiale del Profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui). Era già noto nella società preislamica e la sua fama si estese fino ai Ghassanidi in Siria e ai sovrani di al-Hira (situata vicino all'odierna Najaf), in Iraq. Non partecipò alle battaglie a causa di una malattia, ma difese l’Islam con i suoi versi. Il Profeta stesso lo incoraggiava a rispondere poeticamente agli insulti dei politeisti. Visse 120 anni, trascorrendone 60 nell’epoca preislamica e 60 nell’Islam.


Ka‘b ibn Zuhayr (رضي الله عنه) era un poeta che, prima di convertirsi all’Islam, scriveva versi amorosi su donne musulmane, motivo per cui il Profeta ne aveva decretato la condanna. Tuttavia, quando Ka‘b sentì parlare dell’Islam, si convertì e chiese perdono al Profeta con la celebre poesia Bānat Su‘ād (conosciuta anche come al-Burda).


Al-Hutay’a era un poeta che visse sia nell’epoca preislamica che in quella islamica. Era noto per la sua satira mordace, tanto che arrivò a insultare persino i suoi stessi genitori e perfino sé stesso. Scrisse versi offensivi contro al-Zibriqan ibn Badr, che lo denunciò al califfo ‘Umar ibn al-Khattab (رضي الله عنه), il quale lo fece imprigionare. Tuttavia, Al-Hutay’a compose versi supplichevoli per implorare la sua liberazione, ottenendo il perdono a patto che smettesse di comporre satire contro la gente.


‘Amr ibn Ma‘di Karib al-Zubaidi era un valoroso cavaliere yemenita, celebre per il suo coraggio. Si recò a Medina e si convertì all’Islam nell’anno 9 dell’Egira. Tuttavia, dopo la morte del Profeta, abbandonò temporaneamente l’Islam, per poi pentirsi e tornare sulla retta via. Partecipò alle battaglie di Yarmuk e al-Qadisiyyah.


Ziyad ibn Hanzala al-Tamimi fu un poeta e guerriero che prese parte a diverse battaglie islamiche. Combatté contro i ribelli nell’epoca del califfo Abu Bakr al-Siddiq (رضي الله عنه) e partecipò alla conquista musulmana della Siria, descrivendo nelle sue poesie le battaglie e le vittorie musulmane.


Le poetesse dell’epoca islamica

Poetesse
Poetesse

Anche le donne furono protagoniste della poesia nell’epoca islamica, come lo erano già state in quella preislamica. Alcune poetesse superarono per fama persino molti poeti uomini, specialmente nel genere del lamento funebre (rithā’).


Al-Khansa’ (صاحبية رضي الله عنها) è una delle poetesse più celebri dell’epoca islamica. Il suo vero nome era Tumadir bint ‘Amr, ma fu soprannominata al-Khansa’ per la forma del suo naso. Era nota per i suoi componimenti di lutto e scrisse molte poesie per piangere la morte del fratello Sakhr, ucciso nell’epoca preislamica. Dopo la sua conversione all’Islam, compose versi in onore del Profeta, il quale apprezzò molto la sua poesia e la incoraggiò a proseguirne la recitazione. Durante la battaglia di al-Qadisiyyah, i suoi quattro figli morirono in combattimento e, anziché lamentarsi, pregò Dio affinché la riunisse con loro nel Paradiso.


Layla bint ‘Abdullah al-Akhyaliyya fu una poetessa dell’epoca islamica e omayyade. Considerata una delle migliori poetesse dopo al-Khansa’, era famosa per la sua eloquenza e bellezza. Amò il poeta Tuwaba ibn al-Humayr e fu celebrata per il suo spirito arguto. Fu accolta con onore alla corte del governatore al-Hajjaj ibn Yusuf e partecipò a duelli poetici con il poeta al-Nabigha al-Ja‘di.

Donne nella Poesia
Donne nella Poesia

Esempi di poesia dell’epoca islamica


Hassan ibn Thabit


«I miei occhi non hanno mai visto nessuno più bello di te,

E nessuna donna ha mai dato alla luce un uomo più perfetto di te.

Sei stato creato senza alcun difetto,

Come se fossi stato creato secondo il tuo stesso desiderio».


Ka‘b ibn Zuhayr – dalla Burda


«I calunniatori spargono voci sul mio conto,

Dicendo che io, figlio di Abu Sulma, sarò ucciso

Ogni amico su cui contavo

Mi ha abbandonato, dicendomi di non disturbarlo.

Ho detto loro: "Lasciatemi andare per la mia strada,

Poiché tutto ciò che è stato decretato da Dio accadrà".

Ho saputo che il Messaggero di Dio mi ha minacciato,

Ma il suo perdono è sperato da tutti.

Non giudicarmi per le parole dei calunniatori,

Io non ho peccato, anche se molte accuse sono state rivolte contro di me».


Ali ibn Abi Talib


«Per Dio, l’uomo non vale nulla senza la sua religione,

Non trascurare la pietà facendo affidamento sulla nobiltà della tua discendenza.

L’Islam ha elevato Salman il Persiano,

Mentre la miscredenza ha abbassato Abu Lahab, lo zio del Profeta».

Il Corano è al centro della Poesia
Il Corano è al centro della Poesia

Al-Hutay’a


«Cosa dirai ai tuoi figli, abbandonati

Sotto un cielo senza alberi né acqua?

Hai gettato il loro sostentamento nelle tenebre,

Ma che Dio ti perdoni, o ‘Umar!

Tu sei il custode di questa nazione dopo il suo leader,

Gli uomini ti hanno affidato la guida per la tua saggezza».


Questi versi, nella cui traduzione libera si perde la musicalità del verso originale, conservandone solo il senso profondo, dimostrano l’evoluzione della poesia islamica, che mantenne la bellezza e la musicalità della tradizione preislamica, adattandosi però ai nuovi valori dell’Islam.


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