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Islam - Il significato del mese sacro del Ramadam

Immagine del redattore: Patrizia BoiPatrizia Boi

Roberta Adesso (Assadakah News) - È iniziato il mese Santo del Ramadan… in Italia capita quasi che non ce ne accorgiamo, i media non danno generalmente troppo spazio a questa festa dei tanti musulmani che vivono stabilmente nel Paese eppure e contrariamente a quanto avviene nei media nazionali sui social è sempre più frequente che nel mondo del business i manager prestino attenzione e festeggino l’evento con un profluvio di educati e sentiti auguri ai clienti e partners con cui durante l’anno scambiano prodotti e servizi nei loro commerci in Oriente: una sensibilità recente che denota l’importanza delle nostre relazioni economiche e sociali con le Aree del vicino e lontano, geograficamente parlando, Islam.


A differenza della nostra stampa nazionale, la BBC aveva pubblicato una bella intervista al Professore Muhammad Abdel Haleem, Direttore del Centre of Islamic Studies della SOAS -School of Oriental and African Studies, Università di Londra - che in maniera molto semplice e chiara ci ricorda il significato di questa festa religiosa e le difficoltà che milioni di musulmani incontrano per i cambiamenti precauzionali dovuti all’epidemia.


Il Ramadan è innanzitutto digiuno e preghiera, nelle ore del giorno, nel nono mese del calendario islamico: questo mese è il più sacro degli altri ed è anche uno dei “cinque pilastri dell’Islam” ossia i principi che il buon musulmano segue come atti obbligatori ordinati da Dio. I primi versi del Corano, il Libro Sacro dell’Islam sono stati rivelati proprio in questo mese; il digiuno è un atto di adorazione che avvicina i Musulmani a Dio; un’enfasi superiore è dedicata alla recita del Corano in questo periodo.


Le giornate cambiano in questo periodo e chiunque come la sottoscritta che ha vissuto e lavorato nei Paesi islamici, si adatta ai ritmi lenti che caratterizzano il Ramadan: si lavora solo qualche ora al giorno e i progetti e gli affari si cristallizzano e rimandano a fine mese. Prima che sorga il sole al mattino si inizia la giornata con un abbondante pasto conosciuto come Suhoor e il successivo avviene dopo il tramonto del sole in una festa gioiosa conosciuta come Iftar in una irresistibile atmosfera di cui ho sempre profonda nostalgia.


Il Ramadan è il mese della carità, della gentilezza e della pazienza: di notte i credenti si recano in moschea per il Taraweeh, una preghiera in più che si celebra solo in questo periodo. Chi è esentato dalla pratica del digiuno? Ci sono delle eccezioni, non tutti possono affrontare la fatica di una intera giornata senza cibo e acqua come i bambini, i viaggiatori, i malati, le donne incinte e che allattano e le donne durante il ciclo mestruale.


Il Ramadan si conclude con la bella festa dell’Eid El Fitr: i Musulmani si radunano in moschea a pregare e in una grande gioia diffusa condividono il pranzo e si scambiano regali e soldi: questa atmosfera ci avvicina alla tradizione e il mio augurio a tutti i miei cari amici musulmani è di attendere con pazienza e pregare affinché ci si possa abbracciare e festeggiare la celebrazione dell’Eid Al Adha a metà luglio.


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