Assadakah Baghdad - Le elezioni amministrative provinciali in Iraq confermano la vittoria del Quadro del blocco politico sciita, il più numeroso in parlamento e il principale sostenitore dell'attuale governo di Mohammed Shia Al-Sudani.
Gli sciiti, circa il 60% della popolazione, in Iraq costituiscono la più importante comunità del mondo arabo. Al contrario di quanto anticipato dai dati preliminari dei risultati elettorali, la coalizione ha vinto anche nella provincia di Baghdad, dove era prevista una vittoria del partito confessionale sunnita Taqaddum, il cui leader è l’ex presidente del parlamento, Mohammed Al-Halbousi.
Secondo i dati diffuso dalla Commissione Elettorale, ha votato il 41%, vale a dire 6,6 milioni di cittadini, su un totale di circa 17 milioni di aventi diritto.
Tre le liste elettorali sostenute dal Coordinamento Sciita che hanno prevalso nella maggior parte delle province. In cima alla lista la coalizione Nabni (Noi Costruiamo) rappresentata da Hadi Al-Amiri dell’organizzazione Badr, con 43 seggi; al secondo posto la coalizione Dawalt al Qanon (Stato di Diritto) dell'ex primo ministro Nouri Al-Maliki, con 35 seggi; terza, Alleanza Nazionale Forze di Stato, guidata dal chierico Ammar Al-Hakim, con 24 seggi. Al partito Taqaddum di Al-Halbousi 21 seggi.
Come previsto, nella provincia meridionale di Bassora (Al-Bashra), ricca di petrolio, si è riconfermata la lista sostenuta dal governatore Asaad Al-Eidani con 12 seggi.
A Ninive e Kirkuk, ricche province settentrionali, a lungo contese fra regione autonoma del Kurdistan e governo di Baghdad, ha prevalso la lista civica dell’ex governatore sunnita Najim Al-Jabouri con cinque seggi. Il Partito democratico del Kurdistan (KDP) è stato il secondo più votato a Mosul, capoluogo della provincia.
Per quanto riguarda Kirkuk, il maggior numero di voti è andato all’Unione Patriottica del Kurdistan, formazione socialdemocratica nazionalista, alleata dell'attuale coalizione di governo. In seguito all'annuncio dei risultati elettorali definitivi, Ahmed Nadhim Al-Rumaidh, candidato vincitore delle elezioni del consiglio provinciale di Dhi Qar, è stato arrestato con l'accusa di aver "ucciso un membro" delle forze di sicurezza all'inizio del 2023, secondo quanto riferito da una fonte della sicurezza all'agenzia di stampa irachena "Shafaq". Al Rumaidh, membro della coalizione Nabni, aveva ricoperto in precedenza il ruolo di amministratore del distretto di Al-Islah, sempre nella provincia di Dhi Qar.
Le votazioni si sono tenute in 15 governatorati (ad eccezione del Kurdistan) con una popolazione di 43 milioni di persone. I 17 milioni di elettori si sono diretti alle urne in 7.166 centri, per scegliere tra 6 mila candidati in competizione per 285 seggi in tutto il Paese.
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