Santuario dell'ottavo Imam sciita, Alì ibn Musa al-Rida (immagine dal web)
Patrizia Boi (Assadakah News) - Mashhad è una città iraniana di grande importanza storica, religiosa e culturale situata nella provincia del Khorasan-e Razavi, nel nord-est dell'Iran. Con oltre 2,5 milioni di abitanti (dati 2007), è la seconda città più grande del Paese dopo Teheran ed è particolarmente celebre per ospitare il Santuario dell'ottavo Imam sciita, Alì ibn Musa al-Rida (conosciuto anche come Imam Reza), rendendola una delle mete di pellegrinaggio più visitate al mondo. Il suo nome, che significa "Luogo del Martirio", è un riferimento al martirio dell’Imam, avvenuto qui nell’818 d.C.. Da notare che l'Imam Reza è l'unico dei dodice Iman sepolto in Iran.
Mashhad - Storia e Importanza Economica
Mashhad era originariamente conosciuta come Sanabad, un villaggio che divenne famoso dopo la sepoltura dell’Imam al-Rida. Durante l’epoca safavide (XVI-XVIII secolo), Mashhad acquisì una maggiore centralità religiosa e politica, quando i sovrani safavidi dichiararono lo sciismo duodecimano religione ufficiale dell’Iran e promossero il santuario come centro spirituale del loro regno.
Situata in una fertile pianura a 930 metri sul livello del mare, Mashhad è un importante centro agricolo e industriale. La regione produce cotone, cereali, frutta, barbabietole da zucchero e oppio ed è rinomata anche per le sue manifatture artigianali, in particolare la produzione di tappeti pregiati.
I Tappeti di Mashhad sono famosi per la loro morbidezza, l’annodatura fittissima e il pelo lungo. I disegni tradizionali includono motivi floreali su sfondi azzurri o avorio, rendendo gli esemplari antichi molto ricercati dai collezionisti.
Oltre alle attività agricole, Mashhad ospita industrie tessili, alimentari, molitorie e concerie ed è ben collegata grazie a una rete ferroviaria e stradale che la unisce a Teheran e ai paesi vicini come il Turkmenistan, l’Afghanistan e il Belucistan.
Il Santuario dell’Imam Reza - Capolavoro Spirituale e Architettonico
Il Santuario dell’Imam Reza (Haram-e Razavi), situato nel cuore di Mashhad, è uno dei luoghi più sacri e maestosi del mondo islamico. Questo complesso monumentale non è solo una meta di pellegrinaggio per milioni di sciiti ogni anno, ma anche un simbolo della ricchezza artistica, culturale e storica dell’Iran.
La tomba dell’Imam Reza divenne luogo di venerazione fin dalla sua sepoltura nell’818 d.C., trasformando gradualmente il piccolo villaggio di Sanabad in una città sacra. Nei secoli, diversi regnanti e dinastie hanno contribuito all’espansione e alla decorazione del santuario. Nel Periodo Selgiuchide e Timuride (11°-15° secolo), il santuario iniziò a prendere forma con l’aggiunta delle prime decorazioni, minareti e cortili. Durante il regno di Shahrokh, della dinastia Timuride, la consorte Goharshad commissionò la costruzione della famosa Moschea Goharshad.
Durante la Dinastia Safavide (16°-18° secolo), i Safavidi, promotori dello sciismo come religione ufficiale, arricchirono notevolmente il santuario con mosaici, cupole dorate e ampliamenti architettonici.
Nel corso della più recente Dinastia Qajar (19° secolo), furono aggiunti cortili monumentali e altri elementi decorativi che testimoniano l’arte e la cultura dell’epoca.
In Epoca contemporanea, con il sostegno della Repubblica Islamica dell’Iran, il santuario ha continuato ad espandersi, diventando un complesso di oltre 267.000 metri quadrati.
Struttura del Santuario
Il vasto complesso del santuario dell’Imam Reza combina luoghi sacri, spazi pubblici e istituzioni culturali. Esaminiamo i suoi principali elementi architettonici.
La Tomba dell’Imam Reza (immagini dal web)
La Tomba dell’Imam Reza - Il cuore del santuario è la tomba dell’Imam Reza, circondata da un recinto dorato e situata sotto una magnifica cupola rivestita d’oro. Questo luogo è un centro di preghiera e meditazione, dove i pellegrini si avvicinano per esprimere i propri voti e desideri.
La Cupola Dorata e i Minareti - La cupola dorata, simbolo distintivo del santuario, è un esempio straordinario di architettura islamica persiana. Accanto alla cupola, minareti decorati con mosaici blu e dorati si ergono verso il cielo, aggiungendo maestosità al complesso.
I Cortili Monumentali (Sahn) - Il santuario è circondato da cortili che fungono da spazi per la preghiera collettiva e per la meditazione. Tra i più famosi abbiamo:
· Sahn-e Azadi (Cortile della Libertà), decorato con elaborati mosaici e archi simmetrici, è uno degli ingressi principali al complesso.
· Sahn-e Gowharshad, collegato alla moschea omonima, presenta intricati motivi geometrici e floreali.
· Sahn-e Imam Khomeini, un moderno cortile aggiunto di recente per accogliere il crescente numero di pellegrini.
La Moschea Goharshad (immagini dal web)
La Moschea Goharshad
Costruita nel 15° secolo dalla regina Goharshad, questa moschea è uno degli esempi più raffinati di architettura islamica persiana. La sua cupola turchese, le decorazioni in ceramica smaltata e i portali maestosi rendono questa moschea una delle principali attrazioni del santuario.
Shabestan (Sale di Preghiera) - All’interno del santuario si trovano numerose sale di preghiera, magnificamente decorate con specchi intagliati, mosaici e calligrafie. Questi spazi accolgono migliaia di fedeli ogni giorno.
Biblioteca e Musei - Il complesso ospita una delle biblioteche più grandi e importanti del mondo islamico, con oltre 1,1 milioni di libri, tra cui manoscritti rari. Il museo del santuario espone tesori d’arte islamica, tappeti, gioielli e donazioni votive ricevute nei secoli.
Decorazioni e Simbolismo - Il santuario è un vero capolavoro di decorazione islamica persiana. La visione di questo luogo rappresenta uno spettacolo poetico, con i suoi Mosaici smaltati (I muri e le cupole sono decorati con intricate piastrelle dai colori vivaci, che rappresentano motivi geometrici e floreali; con gli scritti in Calligrafia islamica (Versetti del Corano e poesie persiane adornano le pareti, creando un’atmosfera spirituale unica); con i suoi Specchi intagliati, un elemento distintivo del santuario, in quanto queste decorazioni in specchi che riflettono la luce, simboleggiando la purezza e la presenza divina.
Funzioni Religiose e Sociali
Oltre ad essere un luogo di preghiera e pellegrinaggio, il santuario svolge un ruolo cruciale nella vita sociale e religiosa dell’Iran in quanto ospita spesso le Cerimonie religiose che si svolgono durante le principali festività islamiche, come l’anniversario della nascita o del martirio dell’Imam, momento nel quale arrivano al santuario milioni di fedeli.
Offre, altresì un Servizi per i pellegrini, ossia alloggi, assistenza sanitaria e pasti gratuiti per i visitatori, in particolare per i meno abbienti.
E non manca di essere un luogo di Educazione e cultura, infatti, organizza seminari religiosi, conferenze e programmi educativi per promuovere la conoscenza dell’islam sciita.
Pellegrinaggio al santuario (immagini dal web)
Il Pellegrinaggio al Santuario
Il pellegrinaggio al santuario dell’Imam Reza è un’esperienza unica e carica di significato. La visita (ziyārat) è considerata un atto di devozione e un’opportunità per chiedere intercessione divina attraverso l’Imam.
Tra i Riti e Tradizioni preferiti dai pellegrini ci sono l’Avvicinamento alla tomba, dove i pellegrini si recano per pregare, toccare il recinto dorato e lasciare offerte; la Recitazione del Corano, in quanto durante il pellegrinaggio, i fedeli leggono il Corano e recitano suppliche speciali; la Partecipazione alle preghiere collettive, che si svolgono nelle sale di preghiera e nei cortili che diventano luoghi di preghiera condivisa, creando un senso di comunità e unione spirituale.
In definitiva il Santuario dell’Imam Reza è molto più di un luogo di culto: è un centro di spiritualità, arte e cultura che incarna l’identità sciita e persiana.
La sua maestosità architettonica e il fervore religioso che lo circonda ne fanno una delle destinazioni più emozionanti e significative del mondo islamico. Per i milioni di pellegrini che lo visitano, il santuario rappresenta un ponte tra la terra e il divino, un luogo dove fede e bellezza si incontrano in armonia perfetta.
Pellegrini sulla tomba di Alì ibn Musa al-Rida (immagini dal web)
La vita di devozione e sacrificio dell’Imam Alì ibn Musa al-Rida
Nato a Medina nel 766 d.C., Alì ibn Musa al-Rida era il figlio del settimo Imam sciita, Musa ibn Jafar. Cresciuto in un ambiente di profonda spiritualità, Alì divenne l’ottavo Imam sciita dell'Ahlul-Bayt e discendente del Profeta Muhammad, dopo il martirio di suo padre avvenuto nel 799 d.C. (l'uomo era stato in carcere durante il regno del califfo abbaside Harun al-Rashid.
Dopo la morte di questo califfo, durante il regno del Califfo Ma'mun, l’Imam Reza costrinse l'Iman Reza ad abbandonare la sua casa di Medina per trasferirsi nel Khorosan, dove, in un gesto senza precedenti, fu nominato con la forza, erede del califfo, "allo scopo di danneggiare la reputazione dell'Ahlul-Bayt e distogliere i musulmani dalla sua virtuosa sequela" (dal libro di Sayyed Alì Khamenei, Cella n. 14 - I Semi della Rivoluzione - La Vela Edizioni). Tuttavia, questa nomina "non riuscì ad appannare il venerabile rango a cui l'Imam era assurto agli occhi dei mussulmani", non gli garantì comunque potere politico, e secondo le tradizioni sciite, fu avvelenato su ordine dello stesso Ma'mun e morì a Tus.
L’Iman Riza fornì Contributi Spirituali e Intellettuali nel campo della Teologia e Filosofia, era noto per i suoi dibattiti con studiosi di varie religioni, in cui dimostrava tolleranza e profonda conoscenza; impartì Insegnamenti Etici, in quanto promuoveva giustizia sociale, umiltà e compassione, valori ancora centrali nella tradizione sciita; si occupò anche di Medicina e Scienze, infatti gli viene attribuito un trattato sulla salute noto come Risala al-Dhahabiya, in cui combinava scienza e spiritualità.
Ebbe Titoli e Onorificenze, infatti egli è noto con diversi titoli, come Al-Rida (Colui che soddisfa), per la sua capacità di guadagnare il rispetto anche dei suoi oppositori; oppure Gharib al-Ghuraba (L’Estraneo tra gli Estranei), per la sua condizione di essere lontano dalla sua patria e dalla sua famiglia.
Il Pellegrinaggio a Mashhad
Il pellegrinaggio al santuario di Mashhad è considerato un atto di devozione paragonabile, per alcuni sciiti, al Hajj (pellegrinaggio alla Mecca). I pellegrini visitano il mausoleo per cercare intercessione divina, fare voti e pregare per la salute e la prosperità.
Mashhad è un luogo di incontro per milioni di fedeli provenienti da tutto il mondo. La città offre anche spazi per il dialogo interreligioso, grazie alla presenza di accademie teologiche e centri culturali collegati al santuario.
Conclusione
Mashhad rappresenta, dunque, il cuore pulsante dello sciismo duodecimano e una delle città più importanti del mondo islamico. Con il suo straordinario santuario, la sua storia ricca e le sue tradizioni culturali e artigianali, Mashhad è una destinazione unica, unendo fede, cultura e economia. Il santuario dell’Imam al-Rida continua a essere un luogo di ispirazione e devozione, attirando milioni di fedeli e consolidando il ruolo di Mashhad come capitale spirituale dell’Iran.
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