Assadakah News Agency – Nel quadro del 51° Vertice dell’Asian Clearing Union in corso a Teheran, i presidenti delle Banche Centrali iraniana e russa, Mohamad Reza Farzin ed Elvira Najulina, hanno concluso accordi per lo sviluppo di nuovi progetti commerciali comuni, in particolare rinforzando le rispettive valute monetarie, per poter sviluppare le capacità economiche e una maggiore cooperazione infrastrutturale fra i due istituti bancari nazionali, per altro entrambi membri della Asian Clearing Union. Un segnale delle intenzioni di una maggiore cooperazione fra settore monetario e bancario iraniano e russo, con un programma di futuri incontri fra i rispettivi tecnici, analisti ed esperti, per stilare un particolareggiato progetto comune.
In tal senso, già lo scorso marzo, l'ambasciatore iraniano in Russia, Kazem Yalali, ha dichiarato che entrambi i Paesi sono impegnati nel riconoscimento delle carte del sistema di pagamento russo 'Mir' e la questione della connessione delle sue banche al Sistema di Trasferenza dei Messaggi Finanziari (SPFS), che è l'equivalente russo di SWIFT. I tutto con lo scopo di abbandonare il dollaro e sostituirlo con le rispettive valute nazionali.
Nel quadro della cooperazione, il ministro dei Trasporti russo, Vitalij Savelyev, e il ministro dello Sviluppo Urbano iraniano, Mehrdad Bazrpash, hanno stipulato un accordo per la creazione del nuovo collegamento ferroviario Resht-Astara lungo circa 165 km, per aumentare l’efficienza economica della rotta transcaspica. La nuova tratta ferroviaria, è considerata un importante mezzo per il collegamento delle sezioni di corridoio di trasporto internazionale Nord-Sud (Instc), la quale unirà India, Iran, Russia, Azerbaijan e altri Paesi, non solo attraverso la linea ferroviaria, ma anche via mare, aspetto che fa ottenere a questo progetto un grande potenziale per poter diventare la principale rotta commerciale globale, nonché realizzazione del collegamento mancante nel panorama delle sezioni dell’International North-South Transport Corridor. Un enorme potenziale per creare entrate sostenibili che possono competere con le esportazioni di petrolio, come ha affermato Mohammed Jamshidi, vicecapo di gabinetto per gli affari politici del presidente iraniano.
Vlamidir Putin, il quale ha partecipato in videoconferenza, ha affermato: “La nostra interazione di successo su questo progetto così importante riflette l’alto livello e il carattere fruttifero dei rapporti, a vantaggio delle relazioni russo-iraniane”. Un esempio concreto della “railway diplomacy”, ovvero il nuovo corso che vede i collegamenti ferroviari non solo come legami geografici, ma soprattutto come capacità di rafforzare le relazioni internazionali. In riferimento alla costruzione, sono state condotte trattative ai massimi livelli, con una stima approssimativa di un costo previsto 1,6 miliardi di dollari.
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