Iran - La Risposta di Teheran alle Minacce Militari Statunitensi
- Maddalena Celano
- 2 apr
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Aggiornamento: 4 apr

Maddalena Celano (Assadakah News) - Diplomazia e Sovranità, la Risposta di Teheran alle Minacce Militari Statunitensi
Teheran, 2 aprile - Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha ribadito con fermezza la posizione dell'Iran nei confronti delle minacce statunitensi, rispondendo direttamente su 'X' all'ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Araghchi ha sottolineato che "non esiste un'opzione militare e ancora meno una soluzione militare" al programma nucleare iraniano, evidenziando come la diplomazia abbia dimostrato la sua efficacia in passato e possa ancora funzionare per garantire la stabilità regionale e internazionale.

L'eredità del Jcpoa e la coerenza dell'Iran
L'accordo sul nucleare iraniano del 2015, noto come Joint Comprehensive Plan of Action (Jcpoa), resta un punto cardine della strategia diplomatica di Teheran. Questo storico accordo, raggiunto dopo anni di negoziati tra l'Iran e il cosiddetto P5+1 (Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Russia, Cina e Germania), mirava a limitare il programma nucleare iraniano in cambio di una revoca progressiva delle sanzioni internazionali. Il trattato prevedeva che l'Iran riducesse drasticamente le proprie scorte di uranio arricchito, limitasse il numero delle centrifughe attive e permettesse ispezioni internazionali approfondite da parte dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA).
Nel 2018, l'amministrazione Trump si è ritirata unilateralmente dall'accordo, reintroducendo sanzioni severe contro Teheran e minando il delicato equilibrio diplomatico raggiunto. Nonostante ciò, il capo della diplomazia iraniana ha ricordato che il Jcpoa contiene un impegno chiaro e inequivocabile da parte dell'Iran: "In nessuna circostanza cercheremo, svilupperemo o acquisiremo armi nucleari". Questa promessa, ha aggiunto Araghchi, è stata mantenuta in modo trasparente e verificabile, senza che vi sia una sola prova di violazione da parte di Teheran.

La diplomazia come unica via
Araghchi ha fatto notare che, nonostante il disimpegno degli Stati Uniti, questi ultimi hanno continuato a beneficiare indirettamente dell'accordo, che ha impedito la proliferazione nucleare nella regione. Anche figure politiche statunitensi, come Tulsi Gabbard, hanno riconosciuto che l'Iran ha rispettato i suoi obblighi, ribadendo che il dialogo e la negoziazione sono le uniche vie percorribili per affrontare le tensioni internazionali.

Le lezioni del passato e i costi delle guerre americane
Il ministro iraniano ha sottolineato come l'idea di una "opzione militare" contro l'Iran sia non solo irrealistica, ma anche pericolosamente miope. Le recenti guerre nella regione hanno dimostrato l'enorme costo umano ed economico delle avventure militari statunitensi. "I fallimenti catastrofici che hanno segnato le precedenti amministrazioni, con oltre 7 miliardi di dollari sprecati in conflitti inutili, sono una prova evidente dell'inefficacia dell'approccio bellico", ha dichiarato Araghchi.

Iran: difesa della sovranità e rifiuto delle minacce
L'Iran continua a ribadire la sua sovranità e il diritto a sviluppare un programma nucleare pacifico, in linea con le normative internazionali. Ogni tentativo di pressione o intimidazione da parte degli Stati Uniti non farà altro che rafforzare la determinazione di Teheran nel perseguire una politica estera indipendente e resiliente. La diplomazia rimane l'unico strumento credibile per garantire la pace e la sicurezza, e l'Iran ha dimostrato di essere un attore responsabile in questo contesto.
Mentre le tensioni continuano a caratterizzare le relazioni tra Iran e Stati Uniti, la posizione di Teheran resta chiara: la sovranità nazionale non è negoziabile e la via diplomatica rimane l'unico percorso sensato per evitare nuovi conflitti nel Medio Oriente.

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