Assadakah News - Un atto inconsueto, per una figura di riferimento e simbolica come l’Imam della Repubblica Islamica dell’Iran, Ayatollah Ali Khamenei, che si è rivolto con una lettera aperta agli studenti americani, ringraziandoli per il sostegno manifestato alla causa palestinese. La lettera si apre con il consueto elogio ad Allah, quindi ringrazia gli universitari statunitensi: “La pagina della storia sta girando, e voi vi trovate sul giusto lato, perché la vostra coscienza si è risvegliata in difesa delle donne e dei bambini che sono oppressi, nella Striscia di Gaza. La Guida Suprema ha riconosciuto l’impegno degli studenti e dei docenti americani, con la formazione di un vero e proprio fronte di resistenza, che ha dato avvio a una lotta pacifica quanto determinata, contro un governo che sostiene un regime di occupazione, responsabile di genocidio. L’obiettivo comune, scrive Khamenei, è l’abbattimento di un regime brutale, capace di incarcerare e di uccidere deliberatamente anche i bambini, e che lo fa ormai da troppi anni.
“La Palestina è una terra indipendente con una lunga storia, una nazione composta da musulmani, cristiani ed ebrei. Il governo degli Stati Uniti è diventato il più grande sostenitore del regime usurpatore, con supporto politico, economico e militare. Con un atto di imperdonabile incoscienza, gli Stati Uniti hanno persino aperto la strada e fornito assistenza per la produzione di armi nucleari da parte del regime israeliano, nell’assoluto e complice disprezzo di tutti i valori morali, umani e religiosi”. Khamenei ha poi sostento gli ideali comuni, che le multinazionali ebraiche, proprietarie delle grandi catene di media, hanno etichettato come “terrorismo”.
Khamenei ha poi concluso, prevedendo un grande cambiamento per l’intera regione dell’Asia occidentale, grazie alla presa di coscienza delle popolazioni che conoscono sempre di più la verità della situazione. E infatti le manifestazioni a sostegno della causa palestinese si stanno diffondendo nel mondo intero.
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