Assadakah Beirut - La guerra in Medio Oriente giunge al 67° giorno. Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, afferma: "Stati Uniti e Israele non riusciranno a distruggere Hamas, perché è radicato nella realtà del popolo palestinese". Intanto continuano i combattimenti fra i miliziani e forze israeliane, dopo il veto americano su una risoluzione del Consiglio di Sicurezza che chiedeva il cessate-il-fuoco umanitario.
Da parte sua, l'ex ministro degli interni di Hamas, Fathi Hammad, afferma che Gerusalemme sarà la capitale non solo della Palestina ma di uno Stato indipendente. Sul fronte internazionale, il premier israeliano Netanyahu e il presidente russo Putin hanno avuto in incontro-scontro telefonico particolarmente duro con diversi scambi di accuse. Israele ribadisce che non ha alcun piano per spostare la popolazione palestinese fuori dalla Striscia e invita i miliziani di Hamas ad arrendersi. Di contro Hamas risponde che gli ostaggi toneranno a ben precise condizioni. Da Washington, divergenze con Netanyahu, perché Israele “è in una fase difficile".
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