Assadakah News - La Repubblica Islamica dell’Iran ha sospeso i negoziati indiretti con gli Stati Uniti mediati da Paesi terzi a causa delle attuali condizioni della regione. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri di Teheran, Abbas Araghchi, nel corso della recente visita ufficiale nel Sultanato dell’Oman.
Secondo il ministro, l'Oman ha compiuto sforzi molto positivi nello scambio di informazioni fra Iran e Stati Uniti, nonché nella conduzione dei colloqui, iniziati durante la presidenza del defunto residente Irahim Raisi.
Rispondendo a una domanda sul fatto che siano stati trasmessi messaggi agli Stati Uniti durante il suo viaggio, Araghchi ha chiarito: "Non abbiamo avuto contatti in merito durante la visita e non sono stati inviati messaggi ad altri Paesi. Tuttavia, in tutte le consultazioni e discussioni nella regione, abbiamo trasmesso con fermezza le posizioni della Repubblica Islamica dell'Iran e ci siamo assicurati che tutte le parti fossero informate".
Il ministro iraniano ha inoltre ricordato che "sia gli Stati Uniti che i Paesi europei, insieme ad altri attori regionali, devono comprendere la posizione dell'Iran. La nostra posizione è chiara: non cerchiamo la guerra o il conflitto, anche se siamo pienamente preparati per questo. Crediamo che la diplomazia dovrebbe prevenire tali risultati"
Araghchi ha aggiunto che l'Iran implicitamente non vede condizioni adatte per i negoziati con gli Stati Uniti fino a quando l'attuale crisi in Medio Oriente non sarà finita. “Se la crisi sarà superata, l'Iran deciderà la forma in cui riprendere i negoziati con gli Stati Uniti”, ha osservato.
Nel corso degli anni si sono svolti colloqui indiretti tra rappresentanti iraniani e statunitensi in Qatar e Oman e sono stati raggiunti diversi accordi.
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