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Iran - Il viaggio di Assadakah nella cultura dell’antica Persia


Roberto Roggero - La missione che la associazione italo-araba Assadakah ha portato a termine nei primi dieci giorni di giugno, non ha solo riguardato la esclusiva partecipazione al Convegno Internazionale per la commemorazione dell’Imam Khomeini, su invito dell’ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran, ma è stato anche e soprattutto un viaggio nel tempo, alla scoperta della millenaria cultura iraniana. L’Iran è un paese decisamente molto vasto, e in effetti sarebbe stato necessario un periodo di tempo molto più lungo per calarsi nella storia locale, ma anche solo pochi assaggi sono stati sufficienti per avere una idea, anche solo superficiale, di quanto l’Iran ha dato non solo ai Paesi islamici, ma a tutto il mondo.

Uno dei tesori di Tehran è senza dubbio il complesso Saadabad, che sorge su una collima nella parte settentrionale della città ed è formato da ben diciotto palazzi. Si accede da otto grandi porte, la Porta Nezamieh (attraverso la quale Reza Chah entrò nel complesso); Za'feranieh; Darband (attraverso la quale Mohammad Reza Pahlavi entrò nel complesso); Porta di piazza Darband; le due Porte Ja'far Abad; Porta del fiume; e Porta del Palazzo Bianco.

Saadabad è un complesso di edifici sontuosi costruito dalla dinastia Qajar e dalla dinastia Pahlavi, all'inizio del XX secolo, formato dal Palazzo Ahmad Chah (attualmente utilizzato dalle donne basij); Palazzo Chahvand (attualmente Palazzo Verde); Palazzo Bianco (attualmente museo nazionale), ex residenza privata della famiglia dell'ultimo scià, Palazzo Speciale (ex Museo di storia naturale, attualmente utilizzato come luogo di accoglienza ufficiale da parte della presidenza della Repubblica); Palazzo Nero (attualmente museo di arti contemporanee); Villa Shams (residenza della sorella dell'ultimo shah, attualmente museo di etnologia); Villa Ashraf (dal nome della sorella gemella di Mohammad Reza Pahlavi, attualmente museo di piatti storici); Villa di Gholam-Reza; Villa della regina madre (attualmente l'edificio della Repubblica destinato ad ospitare gli ospiti della presidenza della Repubblica), ex villa di Tadj ol-Molouk; Villa di Ahmad-Reza; Villa di Abdol-Reza (fratellastro dell'ultimo shah, attualmente centro di controllo di Sa'dabad); Villa Bahman Pahlavi (attualmente centro di addestramento); Villa di Shahram (oggi museo militare); Farideh Diba; Palazzo di Valiahd Reza Pahlavi I (attualmente museo delle miniature di Behzad); Palazzo di Valiahd Reza Pahlavi (attualmente museo Dafineh); Padiglione di Farahnaz e Ali-Reza (attualmente museo di calligrafia e del libro Mir Emad); Padiglione Leila Pahlavi.

Dopo la rivoluzione islamica del 1979, i vari padiglioni e ville che compongono il palazzo furono trasformati in musei. Gli appartamenti privati della famiglia reale erano situati nel Palazzo Bianco.

Attualmente, le diverse parti del sito del Palazzo Saadabad sono utilizzate dall'Organizzazione per i Beni Culturali, che è responsabile della maggior parte dei manufatti e dei siti storici in Iran. All'interno del complesso c'è anche un edificio destinato a ricevere gli ospiti stranieri illustri della presidenza iraniana. Si trova nell'ex villa della madre dello Shah, Taj al-Moluk, e quindi non può essere visitato.

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