Assadakah News Agency - Fra le curiosità storiche, e senza dubbio di notevole valore culturale, indice di quanto una civiltà sia progredita, il bisogno di proteggersi dal calore intenso si è rivelata una necessità risalente agli albori della storia. Oggi è un oggetto di uso comune, ma forse non molti sanno che il primo condizionatore è stato inventato nell’antico Iran, ovvero all’epoca dell’impero persiano del 6° secolo a.C. oltre 2.600 anni fa. Secondo altre fonti, l’origine del progetto risalirebbe invece all’Egitto.
Si chiama Bagdir, letteralmente “torre che cattura il vento”, un edificio costruito in argilla e legno, di semplice realizzazione, tanto che, secondo le testimonianze storiche, se ne trovavano diversi nell’area dell’antica Mesopotamia, in Nord Africa e in Asia centrale, e questo è motivo dell’incertezza del progetto originale. A parte questo aspetto, ogni civiltà che ha utilizzato il Bagdir, ha apportato modifiche e adattamenti a seconda delle condizioni locali.
Il funzionamento del Bagdir è tanto incredibile quanto semplice: una struttura a torre collegata da tunnel o corridoi ad altri edifici, in modo da garantire il ricircolo l’aria all’interno degli ambienti. L’aria calda, più leggera, salendo verso l’alto crea spazio per l’aria fresca che, entrando dal basso, rinfresca l’ambiente.
Oggi rimangono poche tracce e reperti degli antichi Bagdir, se pure in buono stato di conservazione, ma è nella città iraniana di Yazd che si può osservare la più grande concentrazione di Bagdir oggi ancora visibili, e segno evidente del grado di evoluzione dell’antica civiltà persiana. A Yazd infatti è possibile vedere il panorama della città costellato di queste torri di cotto e argilla, che sorgono accanto agli edifici del centro storico e regalano un’esperienza davvero unica e suggestiva ai visitatori, oltre a contribuire al costante ricambio di aria fresca in ambienti chiusi.
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