Assadakah Baghdad - Il 24 maggio, a Bagdad, presso la base Union III, sede del Quartier Generale della NATO Mission Iraq (NMI), si è svolta la cerimonia di avvicendamento tra il generale di corpo d’armata Giovanni Maria Iannucci e il tenente generale Jose’ Antonio Aguero Martinez (ESP).
L’evento, presieduto dal comandante del Joint Force Command di Napoli, amm. Stuart B. Munsch, si è svolto alla presenza dell’ambasciatore d’Italia presso la Repubblica dell’Iraq, Maurizio Greganti, degli ambasciatori accreditati dei Paesi contributori e delle autorità irachene, tra le quali il capo di stato maggiore della Difesa, generale Rashid Yarallah.
La cerimonia, dopo oltre un anno di mandato, pone fine al periodo di comando nazionale, nel corso del quale l’Italia ha coordinato 26 nazioni NATO e due partner (Australia e Svezia).
12 mesi di intenso lavoro, nei quali NMI ha conseguito numerosi risultati, rendendo solide le relazioni tra la NATO e l’Iraq, definendo assieme al Ministero della Difesa iracheno le aree di lavoro e le priorità sulle quali lavorare assieme (Long Term Objectives) e avviando importanti riforme che già iniziano a fare vedere i primi frutti.
Tra gli obiettivi raggiunti, di particolare rilievo il supporto fornito per la creazione di una capacità di cyber defence, che in pochi mesi ha consentito al neo costituito comando cyber iracheno di raggiungere la Initial Operational Capability.
Nel corso del mandato del gen. Iannucci, NMI ha inoltre supportato attivamente le forze di sicurezza irachene nel campo della formazione, con attività volte ad incrementare la conoscenza delle lingue straniere, la simulazione, la didattica a distanza, nonché a migliorare e sviluppare l’organizzazione e l’offerta formativa degli istituti militari iracheni.
Nel discorso di commiato, il gen. Iannucci ha ringraziato gli uomini e le donne di NMI per la competenza e la dedizione profuse nel corso del suo mandato, dando loro atto “di aver ampiamente raggiunto gli obiettivi prefissati con la controparte irachena, citando quali esempi lo sviluppo di una moderna metodologia addestrativa, l’elaborazione della nuova dottrina intelligence e logistica, lo sviluppo di un approccio joint alle operazioni; la modernizzazione delle procedure di gestione delle risorse umane, l’avvio della revisione della strategia di sicurezza nazionale”.
Il comandante cedente ha poi rivolto un sentito ringraziamento al capo di stato maggiore della Difesa e alle autorità Irachene, per il continuo supporto ricevuto e per il ruolo attivo nel processo di riforme, che li ha visti divenire protagonisti, oltre che fruitori della profonda revisione dello strumento di sicurezza nazionale.
Il generale Iannucci ha concluso dicendosi certo di “lasciare un Paese oggi più stabile e sicuro, con grandi potenzialità, in grado di divenire un fattore di stabilizzazione e pacificazione del quadrante mediorientale; l’Iraq è un interlocutore credibile e affidabile, che potrà sviluppare una partnership duratura con l’Alleanza Atlantica”.
La Missione NATO in Iraq è una missione di assistenza che mira a stimolare e sostenere il processo di revisione e il rafforzamento delle istituzioni e delle forze di sicurezza dell’Iraq, in modo da renderle in grado di stabilizzare il loro paese, combattere il terrorismo e impedire il ritorno di Daesh. Avviata dopo il NATO Summit del 2016 su richiesta di Baghdad per fornire supporto alla coalizione globale contro Daesh/ISIS, nel 2018 NMI ha visto ampliare lo spettro delle attività offerte al paese ospitante, con incremento soprattutto di quelle volte all’assistenza, all’addestramento e allo sviluppo capacitivo. NMI opera nel rispetto della sovranità del paese e della sua integrità territoriale, in continuo contatto con le autorità locali, e in stretto coordinamento con le altre operazioni e missioni internazionali operanti nel Paese.
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