Patrizia Boi (Assadakah News) - Lunedì 25 novembre alle ore 20:00, il Circolo delle Belle Arti (Via Flaminia 158) ha ospitato una serata speciale organizzata dal Tavolo della politica estera in collaborazione con l'Associazione Assadakah.
L’evento presentato da Maria Grazia Perna, ha visto la partecipazione di John Phillips, rinomato giornalista e analista britannico, da 40 anni iscritto alla Stampa Estera, fondatore del mensile in lingua inglese Italian Insider, pubblicazione nata nel 2009 con l'obiettivo di fornire notizie e analisi sul panorama italiano e internazionale.
Durante l'incontro, Phillips ha analizzato i risultati delle recenti elezioni statunitensi riflettendo sugli scenari della Guerra Russia-Ucraina e sull’utilizzo di missili a lunga, media e breve gittata, soffermandosi sulle strategie e dinamiche geopolitiche in Europa e nel Mediterraneo.
L’incontro è stato ricco di spunti soprattutto perché la preparazione dei partecipanti al dibattito, la loro unione, tra diplomatici, ambasciatori, professori universitari, generali, giornalisti, alti rappresentanti della Banca d’Italia e altre personalità dei più alti livelli, ha stimolato numerose domande e attente riflessioni, in ragione della forza espressiva e della competenza del gruppo che lavora da anni come laboratorio di ricerca e discussione sui più svariati temi di attualità nel campo della politica internazionale.
Tra tutti, l’intervento dell’ex Ambasciatore su sedi prestigiose Roberto Falaschi, ha sintetizzato la visione compatta e super partes degli appartenenti al Club, mettendo in luce che la guerra è sempre l’occasione per le banche, per i produttori di armi, per le imprese che si occuperanno della ricostruzione, ecc., di stimolare l’economia, senza il minimo riguardo per i popoli coinvolti nei conflitti e nemmeno per i giovani e i bambini che perdono la vita.
Il Falaschi ha spiegato questa sua considerazione con l’emblematica citazione di Mayer Amschel Rothschild: «La nostra politica è quella di fomentare le guerre, ma dirigendo Conferenze di Pace, in modo che nessuna delle parti in conflitto possa avere guadagni territoriali. Le guerre devono essere dirette in modo tale che le Nazioni, coinvolte in entrambi gli schieramenti, sprofondino sempre di più nel loro debito e, quindi, sempre di più sotto il nostro potere».
Per avvalorare il senso di questa citazione, Falaschi, ha citato il film “Il terzo uomo” del regista inglese Carol Reed, interpretato da un giovane Orson Welles, che disegna una Vienna simile al teatro di un incubo, fra riprese sghembe e grandangoli esasperati, capitale martoriata dalle bombe, in preda al mercato nero e in cui si aggirano loschi individui, una discesa metaforica negli abissi dell’etica dove gli uomini che periscono sotto le bombe o a causa di fiale di penicillina adulterate, contano esattamente come un pugno di formiche.
Al di là quindi di ogni giustificazione o responsabilità dei paesi coinvolti, chi desidera la guerra, per interessi economici o di potere, può facilmente interferire con il solito “divide et impera” di romana memoria provocando rivalità e fomentando discordie e facendone ricadere le responsabilità ai contendenti di turno.
L’evento è stato moderato da Patrizia Boi, rappresentante di Assadakah.
Phillips, noto per il suo approccio diretto e le sue inchieste, ha offerto il suo punto di vista anche su temi di grande attualità riguardanti il suo paese d’origine.
Al Tavolo erano presenti: Anna Blefari Melazzi, già Ambasciatrice di Rango; Marco Matacotta Cordella, già Ministro Plenipotenziario; il Prof. Anton Giulio de’ Robertis, Vice Presidente del Comitato Atlantico Italiano, Nicola Gomes, già Dirigente della Banca d'Italia, Patrizia Ciava, Scrittrice, collaboratrice della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Rossana Tusa, collaboratrice della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Emilia Costantini, giornalista del Corriere della Sera, Giacinto Grisolìa, già Direttore Generale dell’ANCE.
Non hanno potuto partecipare all’incontro ma hanno mandato i loro saluti, l’ex Ambasciatore italiano in Tanzania S.E. Luigi Scotto, la Professoressa Maria Grazia Melchionni della Rivista Studi Politici Internazionali, il Consigliere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Prof. Giuseppe Rao.
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