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Immagine del redattoreroberto roggero

Importante decisione del Consiglio ONU per i Diritti Umani


(A cura dell’Ambasciata di Palestina in Italia) - Lo Stato di Palestina ha accolto molto favorevolmente l’adozione, da parte del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, di una risoluzione storica volta a stabilire una commissione d’inchiesta indipendente sulle recenti aggressioni israeliane, per garantire il rispetto del diritto internazionale umanitario sia nei Territori Palestinesi Occupati compresa Gerusalemme Est, che all'interno di Israele. La votazione è avvenuta il 27 maggio, durante i bombardamenti che hanno distrutto buona parte della Striscia di Gaza, uccidendo quasi 300 persone tra cui decine e decine di bambini: dei 47 Paesi Membri, 24 hanno votato a favore, 14 – tra cui l’Italia - si sono astenuti, e 9 si sono opposti (Uruguay, Gran Bretagna, Isole Marshall, Malawi, Germania, Austria, Bulgaria, Camerun e Repubblica Ceca). Un vero peccato che questa volta, diversamente dal voto espresso su indagini da condurre altrove, nessun Paese Membro europeo abbia avuto il coraggio di schierarsi dalla parte giusta, sostenendo la legalità e il principio di responsabilità.

L’Alto Commissario per i Diritti Umani delle Nazioni uìUnite, Michelle Bachelet, ha spiegato che gli attacchi israeliani, “se ritenuti sproporzionati, possono costituire crimini di guerra”, sottolineando la necessità di andare alle radici del problema per evitare il ritorno di violenze in futuro. La risoluzione indica che questa situazione di Apartheid e impunità non può proseguire oltre. Tutti i Paesi dovranno collaborare con la commissione preposta per rintracciare i responsabili di questi crimini, rendere giustizia alle vittime, e restituire la speranza a un intero popolo. Purtroppo, il Ministero degli Esteri israeliano ha affermato che Israele non collaborerà alle indagini. Né, a quanto pare, lo faranno gli Stati Uniti, secondo i quali questa decisione “minaccia i progressi fatti sin qui”.

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