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Immagine del redattorePatrizia Boi

Il poema persiano di Nezami “Khosrow e Shirin”


Patrizia Boi (Assadakah News) - Mercoledì 27 novembre 2024, si terrà a Roma presso il Teatro Basilica (Piazza di Porta San Giovanni 10), l'evento "Khosrow e Shirin: Amore e saggezza nel poema persiano di Nezami".

 

La giornata è strutturata in due momenti principali:

 

Dalle 15:00-18:00 è previsto un Workshop intitolato "Narrazione e musica nell'antica Persia", condotto da Daniela Meneghini (traduttrice del poema medievale, Ariele Edizioni), Giovanni Calcagno (narratore), Piero Grassini e Tito Rinesi (musicisti).

 

Si tratta di un laboratorio gratuito dedicato all’esplorazione dell’opera persiana Khosrow e Shirin, del rapporto tra poesia e musica, e alla reinterpretazione creativa di alcuni brani.


Il progetto nasce dalla collaborazione di Daniela Meneghini, traduttrice dell’edizione italiana del poema medievale Khosrow e Shirin di Nezami Ganjavi, con l’attore Giovanni Calcagno e i

musicisti Piero Grassini e Tito Rinesi.


«Ciò che più ci ha accomunato in questa ricerca ancora in movimento è il fatto di considerare la poesia come un’esperienza viva e da condividere, che sia attraverso un poema scritto, un racconto orale o un percorso musicale».

 

Programma di lavoro

 

  • Descrizione dell’opera originale (Persia XII secolo): contesto di scrittura e trama - a cura di Daniela Meneghini.

  • Il rapporto fra musica e poesia: dal testo originale allo spettacolo attuale a cura di Piero Grassini.

  • Selezione di alcuni passaggi dell’opera particolarmente significativi per contenuto e contesto.

  • Divisione dei partecipanti in gruppi da 3/5 persone e consegna di una parte del testo da rielaborare e interpretare insieme.

  • Lavoro dei singoli gruppi con Giovanni Calcagno.

  • Performance dei singoli gruppi con accompagnamento musicale di Tito Rinesi e Piero

Grassini.

  • Discussione e riflessioni condivise.


Si tratta di un laboratorio gratuito dedicato all’esplorazione dell’opera persiana Khosrow e Shirin, del rapporto tra poesia e musica, e alla reinterpretazione creativa di alcuni brani.


Alle ore 20:00 andrà in scena lo Spettacolo teatrale "Khosrow e Shirin", basato sulla traduzione di Daniela Meneghini, con musiche di Piero Grassini (autore delle parti in versi) e Tito Rinesi e narrazione di Giovanni Calcagno, che ne ha curato anche la riduzione e l’adattamento.


La Produzione è a cura di La Casa dei Santi in collaborazione con ISMEO Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente e con il Dipartimento di Studi sull'Asia e sull'Africa Mediterranea dell'Università Ca' Foscari Venezia.

 

L’evento si pone l’obiettivo di celebrare la cultura persiana attraverso la poesia e la musica, offrendo un’immersione nell’atmosfera del poema medievale.

Rammentiamo che Nezami Ganjavi (1141–1209), nato a Ganja (nell'attuale Azerbaigian), è uno dei più grandi poeti della letteratura persiana. Conosciuto soprattutto per il suo ciclo di cinque poemi epici chiamato "Khamsa" (Il quintetto), Nezami è celebrato per la sua maestria nel raccontare storie d'amore, avventure epiche e riflessioni morali attraverso un linguaggio poetico straordinariamente ricco e simbolico.

 

Nezami trascorse la maggior parte della sua vita a Ganja, dedicandosi allo studio della letteratura, della scienza, della filosofia e delle tradizioni religiose. Era profondamente influenzato dalla cultura islamica e persiana del suo tempo, ma mantenne una vita ritirata, lontano dalle corti regali, preferendo l'indipendenza intellettuale.

 

Il capolavoro di Nezami è la Khamsa, una raccolta di cinque lunghi poemi narrativi:


Makhzan al-Asrar (Il tesoro dei segreti) - Un’opera didattica e mistica che esplora temi filosofici e morali.

Khosrow e Shirin - Una romantica e tragica storia d’amore tra Khosrow II, un re sasanide, e Shirin, una principessa armena.

Leyla e Majnun - Una storia d’amore impossibile, spesso paragonata a Romeo e Giulietta, che sottolinea l’intensità del sentimento e le sue implicazioni spirituali.

Haft Paykar (Le sette figure) - Un poema allegorico che racconta il viaggio spirituale e morale di Bahram V, un re persiano, attraverso le narrazioni di sette principesse.

Eskandar-Nameh (Il libro di Alessandro) - Un’opera epica e storica che celebra Alessandro Magno come sovrano e figura di saggezza.

 

Nezami portò la narrativa persiana a nuovi livelli attraverso l’innovazione narrativa con cui sviluppava personaggi complessi e intrecci emozionanti.

La sua poesia possiede una enorme ricchezza linguistica essendo celebre per le metafore, le immagini vivide e l’uso creativo della lingua persiana.

Le sue opere hanno avuto un’influenza culturale profonda sulla letteratura persiana e su altre tradizioni letterarie, ispirando poeti in Asia centrale, India e Medio Oriente.

 

I temi universali esplorati da Nezami sono:

 

·    L’amore romantico, non solo come emozione, ma anche come strumento di trasformazione spirituale.

·     La giustizia e il buon governo, spesso presentate come virtù essenziali per un sovrano.

·     La ricerca della saggezza, intesa come percorso personale e universale.

·     La connessione tra uomo e natura, espressa attraverso metafore naturalistiche.

 

Nezami è riconosciuto come uno dei maggiori poeti epici della tradizione persiana. Il suo lavoro continua a essere studiato, tradotto e apprezzato in tutto il mondo. È anche commemorato con monumenti e celebrazioni, come il "Nezami Day" in Azerbaigian e Iran, che ne sottolineano l’importanza culturale.

 

Khosrow e Shirin è una delle sue opere più celebri e fa parte del suo capolavoro, il "Khamsa" (Quintetto), la raccolta dei cinque poemi narrativi che esplorano amore, saggezza e morale attraverso storie coinvolgenti.

 

Il poema racconta la storia d'amore tra Khosrow, un principe sasanide (storicamente identificato con Khosrow II), e Shirin, una principessa armena di straordinaria bellezza e virtù. È una narrazione ricca di emozioni, intrighi, sacrifici e trasformazioni personali, che ruota attorno al loro amore travagliato.

 

L'amore tra Khosrow e Shirin è al centro della trama. Nezami lo esplora non solo come un sentimento romantico ma anche come un percorso di crescita personale. Khosrow deve superare le sue debolezze e dimostrare il suo valore per conquistare il cuore di Shirin.

 

L’amore viene rappresentato come un’esperienza che richiede sacrificio e dedizione. Khosrow e Shirin devono affrontare numerosi ostacoli, tra cui tradimenti, gelosie e le interferenze di rivali come Farhad, un altro personaggio chiave, innamorato di Shirin.


«Ambientata nella Persia preislamica, la vicenda si intreccia con eventi storici, tracciando un percorso in cui l’Amore si fa mezzo di maturazione e crescita verso una forma più elevato e integra di umanità.


Nella storia si inserisce la vicenda di Farhad, costruttore di abilità e forza ineguagliate, il cui

infelice amore per Shirin diverrà un simbolo e un tema diffuso in tutta la lirica e la mistica dei secoli successivi.


La tensione fra passione e dolore, fra desiderio e dovere, fra attesa e delusione, vengono descritte da Nezami con una sensibilità e un’arte che supera i limiti del suo tempo».

(Daniela Meneghini) 

Il personaggio di Shirin rappresenta un modello di forza, indipendenza e integrità. Non si limita ad aspettare passivamente Khosrow, ma è una figura attiva nella narrazione, che mostra saggezza e capacità decisionale.


Nezami inserisce nella narrazione una profonda riflessione su temi universali su saggezza e valori morali come la giustizia, la responsabilità, la lealtà e il ruolo del destino nella vita umana. Il poema è arricchito da massime e parabole che offrono insegnamenti morali.

 

Egli utilizza un linguaggio poetico ricco e suggestivo, pieno di metafore e simboli che esaltano la bellezza della natura e le emozioni umane. L’amore di Khosrow e Shirin è spesso paragonato a fenomeni naturali, enfatizzando l'idea che il loro legame trascenda il mondo terreno.

 

"Khosrow e Shirin" è considerato un capolavoro della letteratura persiana e ha influenzato profondamente le tradizioni poetiche in Persia e oltre. La storia ha ispirato poeti successivi, pittori e persino registi, diventando un simbolo dell'amore eterno.

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